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quando lui è un narcisista distruttivo (Disturbo Narcisistico di Personalità, DNP), lei diventa una donna annullata e pietrificata

Fiore mi scrive: ”Un narcisista mi ha distrutto per due volte nella mia vita a distanza di 20 anni. C’e’ una forma di schizofrenia in questa patologia, ho letto svariati libri, ma ho esperimentato sulla mia pelle il dolore che provocano questi tipi di persone, sopravvivere al loro comportamento che fa impazzire una donna è fuori dalle regole, ma sono persone speciali, sono gradevoli quando sono nel momento si, ma poi sono delusivi, è come colpire un muro di gomma, sono sordi, non sentono , hanno paura di vivere, ma sono grandi manipolatori e si riscattano nel lavoro che e’ l’unica cosa positiva nella loro vita. Io mi sono stufata , non c’è modo di comunicare con loro…..tu hai una ricetta???”.

Cara Fiore, hai descritto perfettamente il narcisista: abilissimo seduttore dalla sordità e dalla cecità affettive totali. Aggiungerei: colpevolizzante e micidiale manipolatore di inguaribili masochiste (spesso sono donne con storie di abusi o violenze non elaborate in terapia) e/o di presuntuose presunte salvatrici di chi non vuole per nulla essere né salvato né cambiato. Dimenticavo: il narcisista seduce non perché è interessato alla “vittima”, ma perché più vittime ha più bella figura fa (come penne sempre più numerose nella ruota del pavone).

L’unica persona che per lui conti davvero è sé stesso, intrascendibilmente sé stesso, inesorabilmente sé stesso. Gli altri – soprattutto le donne – sono soltanto oggetti da manipolare, usare, esibire, orpelli della sua vanagloria; oppure sono schermi su cui proiettare e scaricare – spesso con violenza – la propria rabbia radicale e il proprio profondo disprezzo nei confronti della donna.

Se, come parrebbe, la persona di cui parli ha un Disturbo Narcisistico di Personalità (DNP), si tratta veramente di una grossa “patologia” psichica, che pochi terapeuti sanno trattare con competenza ed efficacia. Oltretutto il DNP difficilmente accede a una terapia e ancora più raramente si affida al terapeuta (“chi mi può capire?”, “che vuoi che capiscano gli altri di uno come me?”, “io non ho bisogno di nessuno”, “che vuoi che capisca il terapeuta? Sono più bravo io a capire lui”). Come hai bene intuito tu quando parli non del tutto appropriatamente di “schizofrenia”, c’è un indubbio fondo dissociativo nella persona sofferente di DNP, che può portare a deliri di onnipotenza maniacale, non di rado preludio al suicidio.

La riuscita professionale della persona colpita da DNP è frutto di solito – come quasi tutto nella loro vita – di manipolazione e di seduzione strumentale. Il successo sociale, professionale o finanziario, se c’è, nasce dal suo bisogno di conferme sociali, di consenso, di popolarità; come tale, affondando le radici in un bisogno che può strutturarsi come dipendenza, il suo successo sfocia spesso in catastrofiche rovine e in clamorose smentite. Dall’Impero a Waterloo. Dalle stelle alle stalle.

Vuoi un consiglio? Scappa a gambe levate, fin che sei in tempo. Ma ti conviene lasciargli l’impressione che sia lui a lasciare te; altrimenti cercherà in tutti i modi di distruggerti, pur di non vedersi sminuito da te o, meglio, dal tuo rifiuto. In ogni caso, fa in modo di uscire discretamente e completamente dall’orizzonte del suo universo, altrimenti tenderà comunque a “usarti”, non importa in che modo.

Come suggerisce la stessa mitologia greca, la donna di Narciso, che non a caso si chiamava Eco, finisce con l’essere la pietrificata ripetitrice delle parole altrui, totalmente svuotata di carne e di anima. L’esperienza clinica mi conferma sempre più spesso la grande valenza e saggezza di quanto dice la mitologia: noto l’enorme frequenza di morti per cancro al seno e/o all’utero nelle donne di questi uomini. In effetti nulla può rispecchiare l’immagine di Eco pietricata più del corpo di una donna scavata dal cancro e mortificata nella propria femminilità, ridotta soltanto a fare il megafono della sua vanità: lui è l’unica “prima donna” che conti. La altre – tu, per prima – che crepino pure!

 

 

131 Comments

  1. nulla purtroppo per smentire! Che farebbe il dnp se scappassero insieme tutte le donne? Dopo l iniziale odio, diverrebbe omosessuale per soddisfare psicologicamente il suo narcisismo? Altro che alimenti cancerogeni, altro che …, altro che case cn l amianto! L unica prevenzione al cancro per una donna: curarsi dal masochismo per nn assumere uomini dnp!

    • Se scappassero tutte le donne? Penso che la persona colpita da DNP troverebbe il modo di leggere anche questo evento come affermazione onnipotente del proprio Sé: le donne non sarebbero “scappate”, ma si sarebbero tutte perse in lui, perse di lui per sempre!!! E nessuno lo convincerebbe del contrario!

  2. la mia storia è nata un anno e mezzo fa; inizialmente io ero la parte meno convinta, lui un narcisista in cerca di conferme.Stava male e mi ha lasciata, e quando sono tornata, pentita di non aver capito subito di provare dei sentimenti, è iniziato il calvario. un anno di tira e molla. Io disperata e convinta di dovergli dimostrarevero amore, lui disponibile a tempo. Sì, perchè poi puntualmente mi lasciava con la solite frasi:”non posso darti ciò che vuoi…””devo risolvere i miei problemi” per poi riprendermi abilmente per qualche settimana e lasciarmi di nuovo. Una volta al mese, così per un anno…”non so stare senza te”, ma con me non ci vuol stare. Ed io , che stupia, l’ho sempre perdonato. Pochi giorni fa mi ha scitto che non prova amore come vorrebbe…L’ho lasciato per la centesima volta.Sto impazzendo di dolore, ma voglio uscire da questo incubo! Aiutatemi… Lisa

    • Fatti aiutare da uno psicoterapeuta e non sottovalutare la situazione.

  3. L’altra notte ho sognato che mi strangolava! Sono riuscita a stare con lui solo perchè ho alle spalle 12 anni di psicoterapia e quindi sono una donna con “storie di abusi o violenze” ma elaborate in terapia, per cui so difendermi, o fino ad un certo punto. Infatti la relazione è stata con alti e bassi, proprio per i suoi cambiamenti bipolari, a cui ho sempre reagito mettendo le distanze e andandomene, per il mio bene.
    Come si devono comportare le persone che hanno un caso del genere in famiglia?
    Lei può consigliarmi un libro che insegni alle “vittime” e familari, come comportarsi, non solo per difendersi, ma anche per essere d’aiuto a queste persone che soffrono così tanto?
    Lo dico perchè mio padre è così, e ho piena consapevolezza che il mio problema è di modello d’attaccamento patologico, per cui trovo molto difficile innamorarmi di qualcuno che non corrisponda. Ma il modello è sbagliato, e dopo tanta psicoterapia, io mi chiedo ancora se la mia unica scelta possibile sia quella di rimanere sola.
    Grazie 🙂

    • Fatti aiutare da uno psicoterapeuta.

    • Amores altamente peligrosos de Walter Riso libro

  4. Gentile dott. Cortesi,
    cinque mesi fa ho iniziato una relazione con un quarantenne, la settimana scorsa per esasperazione ho interrotto i rapporti con lui. Dopo qualche ricerca in rete ho avuto la netta impressione che fosse un narcisista e di conseguenza non l’ho più contattato, nè lo ha fatto lui. So che va in terapia e che è in parte consapevole delle sue difficoltà emotive. Sicuramente ho delle problematiche anch’io e questa è stata la goccia che mi ha spinto ad iniziare una terapia, ho scelto una cognitivo comportamentale. Comincio ad avere paura della situazione, inoltre vivo in un piccolo paese, mi chiedo se ci sono degli accorgimenti per scappare da qesta persona senza avere effetti collaterali.
    Grazie

    • Cara Monica,
      Se davvero la persona di cui parla soffre di DNP, sarà per lei difficile liberarsene facilmente. Magari anche a distanza di un anno o due si rifarà vivo, come se manco il tempo fosse passato. Tenga duro, si faccia aiutare da uno specialista, non cada nel suo gioco manipolatorio, non gli dia corda.

        • Anonimo
        • Posted Maggio 29, 2014 at 5:04 PM
        • Permalink

        dopo 2 anni che non lo vedo mi scrive ancora come se il tempo non fosse trascorso e facendo progetti di vita insieme a me nonostante gli abbia detto e scritto centinaia di volte che non lo amo più e che non voglio avere niente a che a fare con lui!
        mi sono fatta aiutare da uno psicologo e uno psichiatra , volevo uscire da quest’incubo!
        mi ha colpita il suo commento dottore , ha ragione .
        questi malati non mollano .
        scusi l’intrusione .
        barbara.

        • Gigi Cortesi
        • Posted Maggio 30, 2014 at 2:20 am
        • Permalink

        Per chi soffre di DNP, l’altro è soltanto la prosecuzione del proprio Sé. Non conta quello che l’altro dice, vuole, è. Conta solo l’onnipotenza del Sé disturbato (una volta si diceva malato) del narcisista patologico e dei suoi bisogni di auto-affermazione infinita. L’altro vuole andarsene? Non se ne parla nemmeno!: per il Sé del narcisista questo significherebbe morire a sé stesso, cosa per lui inammissibile e impossibile. L’altro vuole finire, girare pagina in modo definitivo? Non se ne parla nemmeno!: come osa fermare il tempo del Sé onnipotente, che nella propria onnipotenza si vive come eterno?, e per questo Sé disturbato che é il tempo se non l’immortale affermazione di sé? Per questo troppo spesso la cronaca parla di narcisisti assassini e/o suicidi: per il pensiero magico tanto tipico nei disturbi mentali la morte data e/subita possiede il tempo, lo imbalsama, lo assolutizza, lo blocca, definendo così – una volta per tutte – il possesso assoluto dell’altro da parte del Sé disturbato del narcisista patologico.
        Quello che più mi sconcerta in terapia é l’infinito masochismo delle vittime di chi soffra di DNP: non smettono mai di restare vittime, sono sempre disposte a, come dicono loro, “perdonarlo, poverino!” o, come suggerisco io, a continuare a subirlo. Anche il Sé masochista é un Sé disturbato e malato, che tende a negare la realtà. Se poi questi due Sé si incontrano, come stupirsi che finiscano per parlarne la cronaca e i giornali?

  5. Caro dr. Gigi Cortesi. Vorrei raccontarle qualche tratto della mia vicenda personale e se anche nel caso di mio marito parebbero riscontrarsi tratti di personalità narcisistica (che come dice lei però se ne può avere qualche certezza solo con diretto consulto medico).
    Quando mi misi con quello che è ora il mio marito avevo 21 anni e fino ad allora a partire dai 14 anni avevo trascorso la mia adolescenza con un padre alcolizzato che picchiava me e mia sorella e faceva violenza psicologica.
    Fisicamente ero abbastanza carina ma dentro vegetatavo e avevo già affrontato qualche ricovero psichiatrico. E’ così che mi trovò lui.
    Piano piano mi tolse da questa apatia, mi sembrava di ritornare a vivere, mi faceva ridere, in breve me ne innamorai.
    Qualche cosa che non mi piaceva però l’avevo trovata, come ad esempio il fatto che facesse continuamente il galletto
    con le altre donne in mia compagnia.
    Come mi sono sposata mi ha incominciato a malmenare (non dico che lo faceva tutti i giorni ma saltuariamente) e a tradirmi(se non già lo aveva fatto prima). Violenze a livello psicologico tutti i giorni tendenti a farmi sentire una nullità.
    Ora sono vent’anni che sono sposata ma mi sto separando perchè è da 4-5 anni con una ns. per me ex amica.
    E non riesco più a tollelare una situazione del genere. Una situazione in cui tra l’altro non ho mai vissuto una sessualità normale nel senso che è come se fossi stata una vedova.
    Ora vorrei riprendermi la mia identità, sto andando da una psicoterapeuta, ma mi chiedo come ho fatto a sopportare tutto qst
    e perchè? per i figli?(non credo che si merito di vivere anche loro una situazione di questo tipo) ma non ho nemmeno
    avuto l’appoggio di nessuno come ad esempio mia madre che ha sempre detto che dovevo stare lì (forse anche per paura che mi portino via i figli per la mia patologia schizoaffettiva). Tra le altre cose mi viene da chiedermi se un tipo così possa mai avermi amato, se sono solo stata una delle tante anzi una meno delle tante…

    • Come le modalità delle nostre relazioni più antiche possano condizionare e/o determinare le modalità dei nostri gesti d’amore è detto nel mio libro La tenerezza dell’eros, al quale rinvio.

    • caro dott. Gigi Cortesi, trovo spettacolare la sua descrizione del DNP, quasi poetica rende perfettamente il fascino di queste creature . La loro capacità di leggere , senza provarle, le sensazioni degli altri per poter costruir loro un mondo su misura , l’illusione di esser ” viste”…la trappola . I criteri DSM sono sterili e troppo generici, si potrebbe etichettare chiunque in un disturbo del cluster B, ma da come scrive lei si direbbe che sia riuscito ad affacciarsi nel loro mondo e sbirciarci dentro come una di noi. A me è successo di vedere una persona vivida , appassionata, combattiva ( la caratteristica umana che adoro di più), mi guardava negli occhi e verbalizzava al mio posto ciò che porvavo…un giorno mi sono svegliata e l’ho vito rinchiuso in una bolla di vetro mille leghe sotto i mari irraggiungibile da suoni e calore….mi sono resa conto che era un giostraio truffaldino e che io avevo visto la luna nel pozzo. ho fatto si che si allontanasse da se prendendo un’altra preda e senza battere ciglio. Io sono stata fortunata , ho il difetto, come tutti qui forse, di innaorarmi dei “disturbati” e a tollerare fino all’autodistruzione e il fronte su cui combattere è sicuramente rafforzare l’autostima per non cercare più rapporti in cui si finisca con l’essere sodomizzati o peggio diventare un cacciatore per la paura di esser dinuovo viittima.La saluto e mi riprometto di cercare i suoi libri, sono una fun della psicodinamica, e saluto i followers del sito con l’augurio di guarire, la vostra vita è solo nelle vostre mani rialzatevi anche facendovi aiutare da un professionista, dagli amici o imparando a fare le torte :)…io ho fatto tutte e tre le cose e sono impiedi

  6. Sono una mamma di 2 figli ancora minorenni ho lasciato il lavoro per curare loro e perché il mio stipendio non era così alto da permettermi una qualsiasi babysitter , la mia situazione è catastrofica perché ho mio marito che secondo me ,accertandomene in quest’ultimo periodo, mi ha ben manipolata : 14 anni di bugie ! Chiamatela come volete , sindrome di Peter Pan , bugiardo patologico o DNP. Una cosa è certa è che dopo tanti discorsi fatti da parte mia sulla lealtà sulla sincerità fino a ieri questo continua a imbrogliarmi, ha rovinato me e i miei figli ci ha ridotti economicamente al lastrico, avrei tante cose da dire , la verità è che io gli ho creduto fino all’ultimo perché come non puoi provare dell’ affetto in una persona che non è violenta che non si droga che non beve e che specialmente ti dice “guardami negli occhi ti ho detto la verità” etc.sono disperatissima sto lottando con tutta me stessa però lo devo lasciare : cosa devo fare ? a chi mi devo rivolgere ? voglio lavorare per dare a me e ai miei figli un futuro normale e sereno vi prego qualcuno mi dia una dritta grazie.

    • Non necessariamente la violenza e la dipendenza si esprimono con modalità e comportamenti considerati tali. Bisogna guardare i fatti. Quanto alla ricerca di aiuto, se davvero c’è e se davvero è autentico, va concretizzata, rivolgendosi a un professionista.

  7. ho letto l’argomento narcisista.. e mi ci sono riconosciuto pienamente.. e lo capito da quando ho perso la mia ragazza,il mio gioiello,che aveva capito in quanto pedacogista.. lei ha lottato per me,una volta me l’ha anche detto ma figuriamoci se un narcisista si rende conto,gli dicevo tu sei pazza con questa pscologia.. il forte dolore,mi ha portato a scavare dentro me e capire perchè le mie storie anche quelle più importanti finiscano sempre.. io ero un conquistatore di donne,nessuna poteva resistermi,tutto era sfida,non parliamo poverina se era molto bella e vanitosa,che dovevo distruggerla,ma tutto avviene inconsciamente..oggi leggendo tutti i post di tutte le donne che soffrono,mi sento una merda per quello che ho fatto,se il senso di colpa non mi ucciderà,è perchè sò che ero inconsapevole,non sapevo nemmeno cosa fosse la parola narcisismo.. e chiedo io scusa e perdono per tutto il male che hanno causato alle donne,dio direbbe perdonali non sanno quello che fanno.. ora che ho capito il male che non mi permette di avere una donna al fianco,la donna della mia vita,che soddisfi il grande desiderio di amare che ho,e di avere figli e famiglia,mi farò curare,per essere un’uomo migliore.. “anzi semplicemente un’uomo” e chissà magari la mia ex ritorni..

    • Bravo, Anndrea. Così si fa. Bravo!

    • Complimenti Andrea. Anche il mio carnefice si chiama così. Resta un carnefice anche a distanza di 7 anni da che se ne è andato senza una parola e con un odio verso di me che gli leggevo negli occhi senza riuscire a capire il perchè. E adesso mi perseguita nei sogni. Nell’ultimo mi chiede: “Ma non sei ancora morta?” Antonella

    • Ecco Bravo lo dico anche io..donna di un uomo come te!!!! Grandi parole hai detto , diventerai sicuramente uomo…e troverai la donna che ti amerà perchè è già dentro di te la volontà di farti Amare!!! Buona vita Andrea!!!!
      Giovanna

        • Gigi Cortesi
        • Posted aprile 5, 2013 at 1:19 am
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        Calma, ragazze. Chi soffre di DNP, è un bugiardo seriale, spesso finge conversioni impossibili e radicali, ma mai o quasi mai le pratica. Fa parte del suo disturbo. Usa anche le proprie sbandierate conversioni in chiave manipolatoria. Come terapeuta,io devo incoraggiare il proposito espresso da Andrea, ma voi andateci molto, molto, molto piano, perché 99,9999999999 per cento vi sta imbrogliando un’altra volta e voi ci stata cascando ancora, peggio di prima. Prima di credergli, scappate a gambe levate.

  8. Dopo 1 anno di relazione e 20 anni di amicizia/conoscenza sto pensando che il mio ex soffra di DNP. Mi ha lasciato dopo 1 anno che stavamo insieme dicendomi che non gli batteva il cuore e che mi vuole bene solo come un’amica. Inutile dire che gli ultimi6mesi sono stati brutti,confusi,invivibili per diversi casini che ha piantato in oratorio,dove eravamo educatori insieme, e nel gruppo dei nostri amici intimi e storici coi quali ha litigato negando loro ogni possibilità di riavvicinamento. Adesso dopo 2 mesi che nn stiamo più insieme si è rifatto vivo con me ripetendomi che mi vuole bene,che si fida di me,che sono una persona eccezionale, secondo me solo perché ha “calcolato” di rientrare nel gruppo dei nostri amici nonostante abbia con molti di loro delle situazioni in sospeso di grave mancanza di rispetto.
    La mia domanda è:come fargli capire che ha bisogno di un aiuto specialistico? Ci tengo che faccia un percorso che lo aiuti a star meglio,soprattutto perché farebbe star meglio tutti noi che gli stiamo intorno. Grazie dell’ascolto!

    • E perché “fargli capire”? Perché “ci tiene”? Lui le ha chiesto aiuto in tale senso? Se non glielo ha chiesto, che diritto ha lei di aiutarlo? Se poi fosse davvero una persona sofferente di DNP (solo uno psicoterapeuta può stabilirlo), pensi prima di tutto a non farsi usare e manipolare. Se non rispetta lui, rispetti almeno sé stessa.

  9. Sono stata per 8 anni insieme ad un uomo ke credevo mi facesse imparare a volare ,e quando gli ho chiesto di volare insieme , mi ha risposto ke nn poteva funzionare , ke nn eravamo compatibili. E mentre me lo diceva frequentava già un’altra donna. Mi h rubato tutta l’energia per i suoi problemi di lavoro , ho fatto di tutto per farlo sentire ke valeva , e dopo 8 anni mi dice ke nn ha piu’ nulla da dirmi! Io ho perso la. Voglia di vivere sono in terapia e la mia terapeuta lo ha identificato come uomo narciso. Nn e’ una consolazione anzi e’ da considerare un dipendenza da un uomo ke fa tanto male e nn guarda quanto possa aver ferito e distrutto la vita altrui

    • Quando avviene un furto, c’è sì il ladro che ruba, ma c’è anche chi si lascia derubare più o meno consciamente, più o meno compulsivamente. Lasciarsi derubare troppo facilmente rende di fatto il derubato complice del furto. Le consiglierei di lavorare anche su questo in terapia.

  10. sono separata con due figli. ho avuto una relazione di 4 anni con un uomo separato con un figlio. la distanza non ci ha mai aiutato e gli impegni familari delle due vite passate occupavano gran parte dei nostri giorni. Carattere diversi e il mio prende fuoco facilmente a volte poco controllata. Si è sempre lamentato della mia incapacita’ a staccarmi dalla condizione di mamma per dare più tempo a lui che quando poteva e voleva era libero. io no, sempre presa con famiglia e impegni e lui si sentiva messo da parte. Ad un certo punto gli ho chiesto di venire a vivere insieme a casa mia , i bambini tra di loro andavano perfettamente in accordo. A quel punto lui ha messo sul banco il mio carattere pesante, che infondo quello non era il luogo dove era nato, i miei impegni, il fatto che lui regole non le voleva, e che voleva una casa sua nuova da costruire e non trovarsi le cose già fatte, perchè allora due persone se non hanno qualcosa in comune che stanno a fare insieme…fatto sta, che io incosciamente non ho più trovato slancio per accettare la storia come si svolgeva e sono diventata ancora più cupa e depressa. Lui è scappato, praticamente dicendomi che sono una donna impossibile, che la vita è una e che deve pensare a se stesso a stare bene e se gli altri non lo fanno stare bene meglio troncare.

    • Mi sa che le è andata bene: messo di fronte alla responsabilità di una decisione d’amore vero, il “grande uomo” se l’è squagliata. Purtroppo per Lei tenterà di nuovo. Non ceda; e almeno per ora festeggi la liberazione.

    • Leggendo la sua storia mi sembra ke sta raccontando la mia….molto simile !

  11. Io sto con un narcisista da più di un anno, ma arrivo subito al punto della questione. Lui e innamorato del suo pene e vuole essere guardato e ammirato da me mentre si masturba.mi sembra proprio che preferisca questa pratica invece di fare l’amore con me. Ieri sera mi sono molto offesa perche mi ha rifiutata e l’ho mandato via.Aiuto come devo comportarmi??

    • Cara Stella, con l’aiuto di un/a bravo/a psicoterapeuta verifica la situazione e, soprattutto, fatti aiutare.

  12. Dio mio sembra la descrizione del mio ex,all’inizio ne avevo solamente il sospetto xkè cmq a parte chiedermi continuamente conferme sul suo aspetto fisico,e facendosi sempre tremila paranoie sul suo aspetto,soprattutto sul suo naso,non si comportava male.ma dopo 1anno due mesi fa mi ha lasciata xkè”gli mettevo troppa ansia”solo xkè stavo passando un periodo difficile,e da li c siamo sentiti fino a una settimana fa e nn lo riconosco piu,sempre nervoso,aggressivo.. incoerente… contraddittorio.. anche io avevo pensato che fosse tornato a fare uso di coca visto che l’aveva usata qualche volta anni fa.. ma invece ha sicuramente questo disturbo!
    Il problema è che io sn ancora innamorata d llui e sto soffrendo le pene dell’inferno.addirittura m sento in colpa io xk magari col mio periodo difficile gli avevo messo davvero ansia… ma sn sicurissima che ha questo disturbo xk nn è possibile ke una persona a 26anni ogni giorno nelle chiamate nn faceva altro che parlare pesantemente del suo aspetto fisico.spero d uscirne.sn disperata.

    • Al posto tuo accerterei prima di tutto i tuoi dubbi circa il DNP di tuo marito con uno psicoterapeuta. Se soffre davvero di DNP, non c’è da stupirsi che faccia uso di coca o di altre sostanze (non escluso l’uso eccessivo di farmaci) e che abbia una cura maniacale del proprio corpo e/o delle prestazioni fisiche, dato che sono aspetti presenti di frequente in persone con DNP. Non dimenticare poi di farti aiutare con una psicoterapia a non subire più la manipolazione in cui i narcisisti sono maestri e a elaborare le ragioni del tuo cedere a questo tipo di personalità.

  13. RIPETO QUANTO HO GIA’ DETTO:
    INVITO I LETTORI DI QUESTO BLOG, IN PARTICOLARE DI QUESTO POST, A EVITARE DEL TUTTO LE AUTODIAGNOSI; OCCORRE UNA DIAGNOSI DA PARTE DI UNO PSICOTERAPEUTA PERCHè SI POSSA PARLARE DI DNP.
    RICORDO PERTANTO CHE NON VERRANNO PUBBLICATI COMMENTI CHE NON SIANO FONDATI SU AFFERMAZIONI CLINICAMENTE MOTIVATE.

    • Dr. Cortesi, condivido appieno la sua replica; non ho gli strumenti nè la competenza per fare diagnosi ed è lungi da me l’idea di farne; poichè il mio stesso ex marito ha sempre narcisisticamente 🙂 parlato di essersi diagnosticato una sorta di DNP ho trovato utile approfondire l’argomento per poi scoprire che esistono, clinicamente, anche vittime dei narcisisti. E mi sono ritrovata, mi creda, con quanta più oggettività possibile per un essere umano, in molti dei sintomi di tali persone. Tutto qui. Io sono in psicoterapia da lungo tempo, non credo mio marito si sottoporrà mai a qualcosa del genere..ed anche questo la dice lunga. Ho solo riportato la mia esperienza, sicuramente parziale anche perchè dolente, ma, mi creda, non scevra da verità.

        • Gigi Cortesi
        • Posted aprile 16, 2012 at 8:59 am
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        Non pubblicare un commento non significa affermarne la non verità (su che base mai potrei dire che non è vero quanto viene detto?); significa semplicemente richiamare alla fondatezza clinica del discorso, senza della quale sarebbe troppo facile per molte persone crogiolarsi e paralizzarsi nel proprio dolore senza affrontarlo seriamente in psicoterapia.

  14. Grazie x la sua risposta ma…amore o bisogno, io vorrei ugualmente che tornasse e mi chiedesse scusa…credo che almeno questo me lo deva! Sono molto arrabbiata e delusa e di sicuro le cose che avevo da dirgli gliele ho dette eccome! L’ho mortificato sotto tutti gli aspetti, l’ho sputtanato x farlo sentire uno zero ma dentro di me il vuoto che avevo e’ diventato insostenibile…aiuto…

    • Mi sembri troppo coinvolta e confusa. Fatti aiutare.

        • Rosa
        • Posted giugno 29, 2013 at 4:14 PM
        • Permalink

        Gent.mo Dott. Gigi Cortesi, ho letto questo articolo e tutti i commenti. Da due anni sto insieme ad un ragazzo che mi è entrato nel cuore. é molto giovane,21 anni. Tanti problemi in famiglia, un padre assente e anaffettivo sia verso di lui che verso la madre. Sono laureata in Psicologia ma non ho mai voluto psicanalizzare nessuno delle mie relazioni vicine,tantomeno lui. Poi però ho fatto tesoro di diversi suoi comportamenti, contradditori,ambigui, l’ho ascoltato in tante situazioni e mi sono accorta che qualcosa non andava,affatto. La nostra storia era fatta di continui alti e bassi, ogni volta che ci avvicinavamo di più e che sentivo si lasciasse andare (premetto che già dall’inizio lui diceva di non aver mai provato emozioni come l’amore), subito a breve seguiva un distacco( sempre da lui deciso), un distacco forte, di rifiuto, di allontanamento: “mi devi stare vicina ma a distanza di sicurezza”,”io mi devo staccare da te”. All’inizio ci rimanevo male,poi ho iniziato a capire questo”gioco” che attuava incosapevolmente e ho cercato di attenuare questa cosa dicendogli che poteva distaccarsi e che quando se la sentiva potevamo chiarire e parlarne.E infatti poi na parlavamo,tanto tantissimo. Si confidava. “non sento le emozioni come le senti tu! io ho qualcosa che non va, non provo dolore,non provo amore, non provo mancanza.. le persone sono esperienze e se se ne vanno me ne faccio una ragione e vado avanti come prima”. Li ho capito che aveva un blocco emotivo. Agli amici piu stretti mi descrive come una divinità quasi, la donna perfetta, l’unica che lo capisce e lo fa sentire amato. Questa cosa la dice anche a me,e ci crede. la sente. Però quando mi avvicino troppo,quando supero quella distanza di sicurezza mi caccia a malo modo, mi insulta mi dice “te ne devi andare dalla mia vita, me ne devo andare io cosi non va bene perchè non voglio trattarti male”. Allora io reagisco e piu reagisco piu mi tratta male. a quel punto capisco che devo stare ferma immobile, con le parole intendo.Non mi ha mai sfiorata con un dito.Mai picchiata anzi solo protetta dagli altri.Questo ci tengo a dirlo.MI accorgo che se non dico niente lui non dice piu nulla e che difficilmente torna sui suoi passi anche se sa di aver sbagliato,ma che se lo faccio io con garbo lui si calma e subito è disposto a chiarire,subito mi dice” io ti voglio bene non ti voglio perdere voglio che resti nella mia vita ma a questa condizione di distanza”. Cosi all’infinito. Siamo stati insieme ufficialmente pochissimo xk non appena ci si mette insieme lui si sente soffocare, si sente in dovere ,in gabbia. allora siamo rimasti “amici”. Lui va con altre ragazze,io lo so, a volte è lui stesso a raccontarmelo. Le tratta meglio di me, con loro è galante, carino,disponibile,con me ormai non più.Però mi rendo conto che non prova quell’attaccamento che prova verso di me per loro, me lo dice lui stesso “con loro faccio cosi perchè devo se no perdo la preda, con te no,tu sei speciale, abbiamo un rapporto diverso”. Comunque qualcosa non va. In lui intendo. Non riesce ad attaccarsi a me del tutto,non tanto da amarmi. é infelice,insoddisfatto,insicuro. ricerca approvazione negli altri e nell’aspetto fisico..fa il modello ma non si sente a suo agio con quel mondo xk poco apprezzato come dovrebbero. Nessuno lo capisce,tranne me a quanto pare. Sua madre è la persona piu importante della sua vita, e anche lei veniva trattata come me.. prima benissimo poi malissimo. “tratto cosi solo voi due non capisco perchè!” mi dice. Allora lo capisco io, siamo la donna che ama e quindi la donna che odia.Molla l’università perchè non si sente soddisfatto dei risultati, molla la boxe ,lo sport della sua vita,perchè non riesce ad essere il migliore, si butta in questo lavoro di moda fatto di superficialità pretendendo sempre di più. Vuole andare all’estero per scappare da tutta la sua vita. Alla fine ho capito che poteva soffrire di DNP. Ne parlo con una mia collega psicoterapeuta che già pratica da diverso tempo e anche lei conferma la mia idea.Non potevo dirglielo a freddo perchè l’avrebbe sicuramente preso come un giudizio,come un sentirsi controllato. Allora un giorno gli ho semplicemente fatto leggere i principali “sintomi” della DNP come se fosse un gioco.Lui non sapeva di cosa si trattasse..il gioco consisteva solo nel dire” in cosa ti riconosci?!” .Fu li che lui si riconobbe in quasi tutte le caratteristiche. a quel punto gli ho mostrato il disturbo.Ha sorriso. Come se si fosse accorto. il giorno dopo continuava a dirmi che aveva capito cosa aveva! che finalmente aveva inquadrato il suo problema.Sembrava alleggerito. Io pensavo fosse già a uno dei passi più importanti. Passa ancora un giorno, una ragazza (una delle sue prede) gli dice una cosa per allontanarlo da me e lui subito chiude con me. “io mi stacco da te”. Stavolta non gli ho risposto parliamone. gli ho risposto “ok staccati”. nessuna risposta da lui. Io però credo che lui sia ancora in una fase d’inizio. Credo che si possa ancora recuperare…o dice che è troppo tardi? Premetto che non voglio salvarlo per il gusto di salvarlo, premetto che lui più volte mi ha chiesto di aiutarlo, di fargli capire cos’ha. Perchè è cosi freddo,senza emozioni. é davvero molto buono di cuore. Poi si trasforma quando le cose non vanno più bene per lui, ma comunque non ci sta bene con questa sua parte “cattiva” che non riesce a controllare. Lei dice che si può fare qualcosa? è necessaria davvero una psicoterapia per questo ragazzo o può guarire da solo magari con il sostegno delle persone che lo amano davvero? Se è necessaria, come fare per indicargliela senza che la rifiuti o prenda il consiglio come un giudizio? è vero,fa male ed è difficile stare vicino ad una persona cosi, e non so se io riuscirò a starci ancora, ma vorrei solo che riesca ad essere felice anche lui. MI sa dare qualche consiglio?

        • Gigi Cortesi
        • Posted giugno 30, 2013 at 5:41 PM
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        Gentilissima dottoressa,
        come lei può facilmente comprendere, non sarebbe serio e corretto sia per me che per lei se le rispondessi con una consulenza via mail. Tra l’altro non faccio consulenze, ma soltanto terapie. Si rivolga a qualche bravo psicoterapeuta e si faccia aiutare in modo adeguato.
        In bocca al lupo.

  15. Sono stata x un anno con un narcisista e dopo aver sopportato corna,bugie,cambiamenti d’umore mi ha tradita e lasciata sola nel momento in cui avevo bisogno di lui perché ho subito una lobectomia polmonare.io pero lo amavo e mi manca…a volte mi diceva delle cose così belle. E aveva tante attenzioni x me che ho creduto che mi amasse.vorrei che mi chiedesse scusa x il male che mi ha fatto…potrà mai accadere?

    • Cara Dolly,
      al posto tuo ne parlerei con un terapeuta. Se davvero sei di fronte a una persona con DNP, non sottovalutarne le dinamiche seduttivo-manipolatorie. Attenta a non confondere un tuo bisogno di vicinanza con l’amore. Parlane con un terapeuta.
      In bocca al lupo.

        • karola
        • Posted aprile 9, 2012 at 6:38 am
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        Finalmente trovo un sito in cui , noi donne, possiamo scrivere e non venire giudicate. Infatti mi sono sempre sentita rispondere (la mia storia è durata 8 anni) che come donna la colpa è mia, di aver dato gli strumenti per essere trattate male, la scarsa autostima e il poco bene che ci si vuole, ecc…! vorrei raccontare in sintesi la mia esperienza…posso? e…non sono una giovanissima donna (60). Lo vorrei fare perchè mi sento ancora devastata – anche se tutto interrotto – e mi sono rimasti alcuni perchè. grazie se lo posso fare di tanto in tanto.

  16. Salve a tutti, purtroppo questo argomento mi tocca in prima persona…………mi trovo a stare con una persona di cui sono veramente innamorata ma che fa parte della categoria dei manipolatori narcisisti, in tutte le descrizioni fatte lui e le sue caratteristiche combaciano alla perfezione e per fargli capire di avere un problema gli ho fatto leggere un elenco di queste caratteristiche e sorpreso si è riconosciuto ma anche davanti a questo crede di non avere nessun problema e che anzi ce l’abbia io……….riversa continuamente su di me colpe che non ho anche se palesemente è cosi, non perde occasione per umiliarmi e sminuirmi anche davanti ad altra gente,dice che sono una persona inutile anche se lo aiuto e gli sto vicino e per finire se minaccio di lasciarlo o di andarmene crolla in un delirio dove per ore mi accusa di qualsiasi cosa gli salti in mente e sempre alza le mani con pugni spintoni e schiaffi (ho il corpo pieno di ematomi e si preoccupa solo che non li veda nessuno della mia famiglia e se per sbaglio qualcuno li vede se la prende con me perchè pensa voglia fargli fare brutta figura….) dopodichè scoppia in lunghi pianti dove riversa su di me la colpa per quello che fa e molte volte minaccia il suicidio (questo mi fa paura perchè si mette in piedi sul balcone e mi dice che si butta) oppure dice che se lo lascio mi ammazza e visto che ha provato a strangolarmi più volte gli credo…….non è un rapporto sano ma non riesco ad uscirne……..chiedo aiuto perchè mi sento annullata psicologicamente e non so più che strada prendere per cambiare la situazione.

    • Cara Alice,
      l’aiuto va chiesto non a un terapeuta “virtuale”, ma ad uno reale. Solo lui le può dire che disturbo abbia esattamente la persona amata; solo lui la può davvero aiutare attraverso la terapia. In bocca al lupo.

    • Cara Alice, ho letto quanto hai scritto e, credimi, sono profondamente dispiaciuta per quanto ti sta accadendo. Credo di capirti..frequento da qualche mese un uomo che inizia a palesare i sintomi di questo odioso disturbo della personalità…bene, l’ho mollato perchè sinceramente ci tengo alla mia VITA e voglio viverla nel miglior modo possibile….Capisco che sei innamorata di lui ma pensa che lui di te non lo è, altrimenti non ti tratterebbe mai a quel modo!!! Ti consiglio di scappare al più presto..senza dirgli nulla ovviamente, altrimenti non te lo permetterebbe!..scappa! E se dovesse perseguitarti denuncialo pure..Chiedi aiuto alle persone che ti amano e possono aiutarti nel concreto…Nessuno ha il diritto di annullarci come persone!!

    • Ringrazio innanzitutto il dottor cortesi, per questo blog, grazie al quale ho capito il vero volto dell’uomo che sta al mio fianco da 23 anni. Nasco da una famiglia cattolica praticante..mi fidanzo piccolina a soli 14 anni..ma mia madre era orgogliosa di me..e io ero innamorata di Lui..che credevo un dio! Dovevo capirlo già durante gli anni di fidanzamento cos’era realmente. Le ragazze che aveva frequentate prima di me..mi ostacolavano, mi insultavano volevano che lo mollassi e quando lo dicevo a lui, sminuiva dicendo che ero io che ingigantivo la cosa. La cosa più strana fu che appena ci conoscemmo mise subito le mani avanti dicendo che non voleva una storia seri, ma io ci risi su replicando che a 18 anni e 14 non si poteva certo parlare di matrimonio. Criticava i fratelli per la vita da fidanzati in cas, ma alla fine ci cadde anche lui..deciso da una madre ingombrante autoritaria che decideva e decide tuttora al posto dei figli.Alla fine a 22 anni sposo quest’uomo..ma già durante ipreparativi lui si dilegua e manda la madre..prenoto la chiesa AL VOLO scendendo dalla macchina e lui aspettain pieno stile autista.Ci sposiamo e dopo 3 mesi resto incinta del nostro unico figlio..che dopo un travaglio sofferto riporta un trauma e inizia il calvario dei viaggi della speranza in tutti gli ospedali d’italia. Lui fa d’accompagnatore..s’intrattiene a parlare facendo il simpaticone assiste alle visite come una comparsa in un film. L’incubo inizia quando per i problemi del bambino, non potevamo andare a divertirici con gli amici e con i suoi ..anche perchè di lasciarlo con i miei non ne voleva sapere, ma se me lo portavo dovevo gestirlo io. Lui si dileguava e non voleva essere disturbato nè gli importava se il bambino era stanco..o aveva sonno..e se lo chiamavo s’imbestialiva umiliandomi davanti a tutti. Provo ad essere più breve. Tre anni fa..iscrive su facebook nostro figlio contro la mia volontà e per tenermi buona, iscrive anche me.Avevamo internet da poco..ero contraria ma la scuola non faceva che chiedere ricerche e alla fine ho ceduto. Ha passato notti intere su internet e siccome il pc era un portatile, chiudeva la schermata appena mi avvicinavo. Lui diceva che controllava il figlio e i siti dove andava, ma il ragazzo ci stava poco e sempre davanti a me.Alla fine tramite mia cognata scopro che su facebook c’è anche luima con un falso profilo: la foto di uno stallone imbizarrito! senza dati veri e con su scritto: cerco relazione.Dato che per colpa sua mio figlio ha sofferto anche troppo cercavo di indagare quando era fuori con gli amichetti o quando era impegnato con i compiti. Il fratello lo sapeva. Iniziano i litigi con le smentite di lui e le mie prove..ma lui nega spudoratamente. Inizia a voler indissare jeans a vita bassa, magliettine aderenti..scarpe da tennis..e cellulare sempre in mano a tutte le ore del giorno. Una sera provo a mettere la password e ci trovo scritto di tutto di più proveniente da gentile cliente e sotto il numero del cellulare. vado per scriverlo ma le mani mi tremavano al punto che non trovavo e non vedevo nulla.Me lo trovo davanti e invece di leggere il messaggio con me lancia il telefono a terra. Vado a dormire per non urlare ma lui non dorme e cerca di rassicurarmi dicendo di aver perso il telefono e che qualcuno avrà fatto uno scherzo.Come se non bastasse mi ritrovo dopo tre mesi al matrimonio di una collega di lavoro con una donna che lo guardava sognante negli occhi…si alzava la gonna per sedurlo e quando mi sono limitata a dire…datti una regolata..mi ha risposto..sei tu che vedi il male dappertutto. Dulcis in fundo la malattia di mia mamma! l’unica che potrebbe sostenermi : un cancro al seno..6 mesi fa. Lavora in un’azienda a conduzione familiare, sono tre fratelli lui incluso. Devo dire anche grazie alla madre che per ovviare il suo fallimento come madre e moglie ha “gonfiato” oltre misura l’ego del figlio dicendo sempre..a tutti e a (tutte) che ha un figlio bellissimo. La cosa più grave è che non sta pagando il mutuo di casa perchè non lo pagano…anche se i soldi escono per altre cose…(il denaro è gestito dal fratello maggiore) ma lui se ne frega ..ho pensato di aspettare che mio figlio finisca la scuola per andare a cercare lavoro in un’altra città e portare il ragazzo con me..tanto lui lo ignora completamente! Grazie per questo spazio dottore…i miei più cordiali saluti!

  17. La ringrazio infinitamente per il consiglio. E’ un passo cui avevo gia’ pensato e che tradurro’ certamente. solo una richiesta, se le fosse possibile rispondere in base alle informazioni da me fornite: che tipo di personalita’ le pare questa persona abbia? potrebbe essere correlata ad una malattia congenita oltre ad essere espressione di un vissuto traumatico? grazie, affettuosamente. Paola

    • Cara Paola,
      sul narcisismo ho scritto parecchi post sui miei blog. Puoi trovare lì argomenti di risposta alla tua domanda. Il narcisismo ferito e, in genere, i disturbi di personalità di solito trovano la propria origine in deficit relazionali familiari risalenti ad età molto arcaiche, che hanno poi la loro ricaduta nella disfunzione della relazione diadica (cioè a due) madre-bambino, sbilanciandola in dinamiche o divoranti e manipolanti o abbandoniche e carenti, con il prevalere dei bisogni della madre su quelli del bambino. Il fatto che dietro l’uomo violento e “cattivo” ci sia il bambino soffferente può intenerire molte donne e spingerle a illudersi – talora contro ogni evidenza – che il loro amore potrà aiutare e “salvare” quell’antico bambino ferito. Nel mio libro La tenerezza dell’eros tratto ampiamente il tema del confine tra l’esistenza di una patologia e la possibilità o l’impossibilità di amare e di essere amatii. Ti consiglio di leggerlo. Ricordati comunque che essere moglie o compagna di un uomo non significa essere la sua terapeuta. Amare è una cosa, curare un’altra cosa; e le due cose sono tra loro inconciliabili. Non potere curare amando può suscitare molti sensi di colpa in alcune donne,soprattuto in coloro che abbiano subito danni penalizzanti quali abusi o maltrattamenti o rifiuti e abbandoni. Non a caso queste donne facilmente colpevolizzabili sono molto spesso le vittime privilegiate di chi soffre di DNP.

  18. Sig Cortesi se puo darmi qualche indicazione,io in questa descrizion penso di riconoscere il mio compagno,solo che:se per lungo tempo ha davvero voluto cambiare facendo quel che poteva e anche accorgendodi che da so non poteva,é arrivato a cercare uno psicologo..e prima del primo appuntamento ha decisoo di non voler piu fare sforzi..e da allora 2mesi ad oggi in cui pretende star be tutto va a rotoli..é abbandono. o c é speranza?

    • Cara Morgana,
      bisognerebbe prima di tutto sapere se davvero il suo compagno soffre di DNP.
      COLGO AL PROPOSITO L’OCCASIONE PER INVITARE I LETTORI DI QUESTO BLOG, IN PARTICOLARE DI QUESTO POST, A EVITARE DEL TUTTO LE AUTODIAGNOSI; OCCORRE UNA DIAGNOSI DA PARTE DI UNO PSICOTERAPEUTA PERCHè SI POSSA PARLARE DI DNP.
      Purtroop, però, è altrettanto vero che di solito chi soffre di DNP evita le terapia, a meno che non sia certo di potere manipolare anche il terapeuta o di poterlo svalutare. A lei, Morgana, consiglio di affrontare il problema con un collega che lo possa indirizzare e la possa aiutare ad affrontare il perché è incappata in una persoona che la fa soffrire così tanto. Si voglia bene.
      In bocca al lupo.

  19. Perlomeno i vostri erano affasinanti seduttori, il mio era anche paranoico e immaturo eppure ci sono cascata anch’io, nella trappola.
    Quando lui ha capito che sapevo il suo gioco ha fatto di tutto per fingersi cambiato ma non è mai cambiato.Io lo scusavo per la sua vita difficile, la sua infanzia difficile etc in pratica ho fatto la parte della psicologa e quando pensavo di avere raggiunto un buon distacco da vederlo come caso umano, a quel punto è tornato per distruggermi la psiche più di quanto non avesse già fatto.
    Ha scatenato una rabbia in me, verso me stessa e anche verso i miei familiari che non c’entravano niente. Per un pò mi sembrava che tutto il mondo fosse contro di me, proprio come lo vedeva lui. Mi sembra di essere uscita da un delirio, ma ancora non capisco che razza di persona fosse e non riesco a perdonarlo.

    • salve a tutti voi, sono arrivata a questo spendido sito di commenti cercando in internet rubriche, commenti, meici . tutto cio’ che mi parlasse di questa patologia, che per mia sfortuna dopo anni ho riscontrato in mio marito, sono stata per tempo seguita da un centro antiviolenza ma niente da fare ho dovuto fare un mio percorso per riuscire ad aloontanarlo dalla mia casa da tutto cio’ che mi e’ rimasto che lui non e’ riuscito a portarmi via. dallabdonnavsplendida che ero e’ rimasta solo una donna che ha voglia di gridare tutto questo che possa essere di aiuto ad altre prima di ridursi come me, ma cio’ che mi fa piu’ male e’ che non ci sono leggi ne’ medici che possono fermarli.

  20. AVVIS0 A CHI LEGGE.
    Questo blog e, in particolare, questa pagina, non sono una chat tra i lettori, nè uno spazio disponibile per autodiagnosi, che possano essere fuorvianti sia per chi scrive i commenti, sia per chi li legge. Commenti di questo tipo non verranno pubblicati. I commenti devono essere chiari, sobri, di interesse generale e bene ancorati ai fatti.

  21. carissimi…..ho già scritto tempo fa…..credevo di esserne uscita…invece ho avuto qualche ricaduta….ma ogni volta mi rimetto in piedi,un po’ più forte….e anche lui,credo….perchè la tragica verità è che,almeno nel mio caso,non vi sono ruoli ben chiari….vittima ed aguzzino si scambiano….in un amore malato x entrambi….chi vincerà? saluti ed auguri. la rosa

    • Se lui è disturbato da un DNP, la “vittoria” spesso è un’illusione. Mai mollare la presa e sempre affidarsi al terapeuta.

        • la rosa
        • Posted novembre 28, 2011 at 8:20 PM
        • Permalink

        grazie della sua attenzione….mi devo cercare un bravo terapeuta a Torino,dove abito…sono così stanca di questi tira e molla….anche se ora,rispetto ad un tempo,sono molto più forte….ho meno dipendenza…ma ancora non capisco come possa attrarmi tanto una persona falsa,anaffettiva,meschina,ingannevole e che in fondo non stimo….devo lavorare su me stessa e su questo binomio amore= sofferenza che tanto mi prende….forse retaggio di qualche trauma abbandonico nell’infanzia…lui mi ricorda esteriormente mio padre,che però,al contrario suo,era persona ammirevole e buona e che,tra l’altro,a mia memoria “conscia” mai mi ha amata poco o abbandonata…tantomeno mia madre…..non trovo il bandolo della matassa…e intanto lui,l’oggetto del mio desiderio…ora si nega…dopo l’ennesimo futile motivo…ma questa è la sua strategia x tenermi in pugno o forse torturarmi….come sua rivincita sulle sue “disgrazie”….vive molti problemi familiari ed economici….e io,unica a volergli davvero bene,ne faccio le spese. Bel calderone,eh? Grazie ancora…sapere di condividere questo fardello assurdo è già medicina….

        • Gigi Cortesi
        • Posted novembre 28, 2011 at 8:38 PM
        • Permalink

        C’è un legame stretto che lega come amiamo noi oggi a come siamo stati accuditi. Al proposito le consiglio vivamente la lettura del mio libro La tenerezza dell’eros (vedi https://gigicortesi.wordpress.com/libri/la-tenerezza-delleros/ ). Nel leggerlo lascia la introduzione alla fine.

  22. Ho letto tutti i commenti e vedo che si parla solo di uomini, e se invece è una donna che ne soffre di questo disturbo, come si puo fare a “guarire”??? Grazie

    • Cara Ely,
      le donne colpite da DNP sono particolarmente distruttive e molto restie a farsi davvero aiutare. più che essere aiutate, distruggono. Come madri poi sono spesso gravemente inadeguate.Il potere femminile di trasformazione facilmente sconfina in potere di sottile, potente e pervasiva manipolazione, il che è devastante per i loro figli.
      La psicoterapia di una persona con DNP, maschio o femmina che sia, è sempre molto difficile. Solo se la motiivazione del paziente e la capcità del terapeuta sono elevate, la terapia può avere esito positivo.

  23. finalmente un sito che avrei dovuto vedere prima di lasciare la mia casa ed essere licenziata in tronco grazie alle manipolazioni abili di un narciso distruttivo.ora vivo incubo,sono a casa sua e lui imperversa…..
    ma x fortuna essendo una donna dal carattere forte cerco di uscirne fuori….
    lui lo sa … purtroppo e passato a delle minacce anche gravi tipo…. ” ti ammazzo se mi lasci ”
    sono spaventata ma decisa nel lasciarlo….
    non e semplice capisco che mi ha creato la dipendenza … ma presa la conoscenza del suo disturbo cerco di fare
    in modo anche reagendo e x certi versi ripagarlo con la sua stessa moneta !!!
    che ne pensa lei sig. Cortesi ?
    la vendetta potrebbe essere terapeutica ?
    grazie e ancora complimenti x il suo lavoro qui sul sito !!!
    Viola

    • Cara Viola,
      quella che descrivi è una brutta situazione. Ti consiglio di farti aiutare da un bravo psicoterapeuta, con due obiettivi: 1) aiutarti ad affrontare questa fase molto delicata, 2) permetteeti di elaborare e superare le ragioni che ti hanno portato a essere vittima di una situazione come questa. Fatti aiutare. In bocca al lupo.

  24. gentile signor cortesi ho gia’ scritto la mia esperienza , mi chiamo piera ho cercato l’aiuto di una psicologa ma non era a conoscenza del problema DNP .Volevo gentilmente chiederle se puo’ indirizzarmi verso un bravo psicoterapeuta di sassari perche’ purtoppo non sto’ bene ho difficolta’ nel lavoro e sto’ soffrendo di tachicardia e insonnia sembra che non riesca ad affrontare le mie giornate mi sento tanto stanca.Mi sono chiusa perche’ mi vergogno a raccontare che un uomo mi ha distrutta nel giro di otto mesi.La ringrazio tantissimo.

    • Cara Piera, ti consgilio di rivolgerti all’Ordine Regionale degli Psicologi. Non devi rivolgerti a uno/a psicologo/a, ma a uno/a psicoterapeuta. Solo uno/a psicoterapeuta può fare psicoterapia. Uno/a psicologa non può. In bocca al lupo.

  25. Grazie, grazie, grazie! Questo sito è illuminante e mi ha aiutata a capire in che trappola stavo per cadere, e a come scapparne.
    Da 8 mesi ho una relazione con un uomo che ora vedo chiaramente affetto da DNP, è andata da manuale: prima una corte spietata, mi ha fatto toccare il cielo. Poi la richiesta di vivere insieme, disposto a tutto pur di raggiungermi perchè viviamo in paesi diferenti ma che ora è stata già ridiscussa, dovrei essere io a trasferirmi da lui, io a ricominciare da zero la mia vita allontanandomi dal mio ambiente e la mia famiglia. L’avrei fatto per lui, perchè è meraviglioso, perfetto, intelligente, bello. Così l’agosto lo passato da lui, abbiamo fatto i nostri piani e ci siamo amati tanto, ma qualcosa non quadrava: senivo qualcosa di freddo e di destabilizzante, una sottile vena di inadeguatezza che non mi è solita provare, di disagio, di vera partecipazione da parte sua. E lui ogni tanto aveva strane reazioni che difficilmente riuscivo a interpretare, come l’assoluta incapacità di accettare critiche, anche di poco conto, da parte mia o dei suoi amici o dei parenti o dei datori di lavoro, o addirittura di essere considerato “solo” al secondo posto nell’abilità di fare qualcosa, qualsiasi cosa, perfino tagliare un peperone. E poi l’insicurezza, il continuo bisogno di essere rassicurato, e il vittimismo, tutto quello che non fuonziona o non ha funzionato nella sua vita è colpa di qualcun altro, mai sua. Infine era ipercritico nei miei confronti e pur continuando a ripetermi che ero bellissima e perfetta non mancava di notare se un giorno avevo i capelli fuori posto, se reputava un mio vestito inadeguato all’occasione, se mi era venuto un brufolo su una spalla o una puntura di zanzara su una gamba. Niente di strano, mi dicevo, ma invece sì, c’era qualcosa di…eccessivo in queste sue osservazioni. Poi un giorno, parlando della sua ex-moglie (che ha interrotto il matrimonio e che non lo vuole nemmeno più vedere) mi ha detto gli ha causato tali traumi e lo ha fatto sentire sfruttato e rifiutato al punto da averlo portato in analisi (ovviamente cambiando terapeuta nel tempo perchè quello che aveva prima non era bravo)…e che però in analisi sta curando anche ferite causate dai genitori, e di essere stato un bambino molto promettente ma di non essere mai stato assecondato nelle sue esigenze, e infine di aver avuto un’infanzia solitaria, un’adolescenza solitaria, tutt’ora non ha molti amici e quelli che ha non sono altrettanto brillanti o realizzati nel lavoro come lui, non sono alla sua altezza. Insomma mi ha dato mille imput, forse lo ha fatto apposta, mi ha voluta avvertire (se è in analisi significa già molto, che è consapevole del suo problema, no?). E poi un giorno mi ha fatto una domanda inaspettata che ora so sia stata intenzionale: “la mia ex-moglie mi ha accusato di essere narcisista. ti sembro un narcisista?”. Ecco, si è svelato. Io lì per lì gli ho risposto di no, a causa della mia assoluta ignoranza riguardo la patologia…per me il narcisista era il vanitoso e niente di più, ma da quel pccolo spunto che mi ha dato ho cominciato a cercare in rete e ora so che è una persona seriamente e irreparabilmente malata, che quello che non sta funzionando in questa relazione cominciata come un idillio non è colpa mia. Poi, come da copione, sono tornata a casa dopo promesse di rivederci presto e dichiarazioni di amore eterno, due anime gemelle che si sono finalmente trovate, e lui è sparito. Dopo qualche giorno mi arriva una sua mail dove dice di essere confuso, di amarmi di sentire la mia assenza ma di sentirsi anche troppo vulnerabile perchè si era aperto con me. Di volermi fino alla fine dei suoi giorni ma anche di non essere pronto ad impegnarsi, o forse di essere destinato ad essere solo. E anche di essere in terapia con la necessità di ritrovare sè stesso, quel sé stesso che la moglie, la famiglia e chi più ne ha più ne metta gli avevano impedito di manifestare. Più chiaro di così! Poi abbiamo ricominciato a sentirci, più di rado di prima, la situazione è in stallo ma in qualche modo mi tiene legata a lui, dichiarandomi il suo amore infinito per me…e impedendomi di fare qualsiasi mossa, mi ha chiusa in gabbia.
    Ora so che mi devo allontanare subito, immediatamente da quell’uomo, in un certo senso mi sento anche sollevata. Non lo colpevolizzo, anzi sono triste per lui. Non spero di rivederlo, anzi lo temo, non accadrà. Non mi manca perchè ho realizzato che quello che di bello ho visto in lui non era lui ma solo un’immagine riflessa appositamente per me, non può mancarmi ciò che non esiste.
    Gli ho scritto una mail, gentile, dove gli dico che sono d’accordo con lui sul rivedere i nostri progetti, che non è il momento. E anche che lo amo e che sarò sempre disponibile per lui, ogni volta che ne avrà bisogno. Non ha ancora risposto, non so se lo farà e non mi riguarda più, non è vero che per lui ci sarò sempre, non ci sono già più.
    Non mi resta che riprendere la mia vita e ringraziare il cielo per essermi salvata in tempo, ma anche chiedermi il perchè sia stata scelta come sua preda…

  26. io credo di esserne uscita…come? andando da un terapeuta e leggendo molto sull’argomento….poi ho fatto lo ” scalare”… come con una sostanza tossica e vedendolo solo ogni tanto…il tempo mi sta dando ragione….mentre la mia vita,tutto sommato procede….con impegno ed una certa soddisfazione…la sua risente del suo pessimo carattere e della sua mancanza di empatia…..nonchè dei tanti errori fatti e delle cattiverie inflitte ad altri….morale: lui è depresso sempre più e con poche chance….e come nella favola della cicala e della formica….il suo bel canto,con l’avvicinarsi dell’autunno,si fa meno convincente….come dire: chi la fa,l’aspetti!…..coraggio,alla fine i perdenti sono loro!

  27. Anche io sono finita nelle sgrinfie di un DPN, e non riesco ad uscirne anche se mi dibatto (con l’aiuto ormai da qualche anno di un psicoterapeuta) con tutte le mie forze per scappare dalla sua rete.

    Sofferenze atroci in cambio di pochi imprevedibili momenti d’oro, dove riesce a rubarti l’anima e dove ti fa credere di essere riuscita – unica nel mondo – a far vibrare la sua. La rabbia e lo sbigottimento di venire ingiustamente sminuiti, offesi, umiliati, incolpati di tutto da una persona a cui invece si sta dando il proprio cuore, da una persona che ti dice che sei la sua dea e un minuto dopo (proprio di orologio!) dopo ti tratta crudelmente come una perfetta sconosciuta. E l’amara consapevolezza (acquisita grazie alla psicoterapia) che i sentimenti verso di te non sono reali, nè quelli brutti (vabbè, forse questa è una consolazione), nè quelli belli, perchè in realtà lui non vede e sente altro che se stesso……

    Un monolite contro cui sbattere continuamente. Terribile. Amare qualcuno che non proverà mai niente di vero verso di te. Avere un bisogno struggente di lui e dei momenti magici che qualche volta ti ha regalato, ma subire nel frattempo fango, menzogne, sensi di colpa che si sa di non meritare. E non potersi difendere, spiegare, giustificare, farsi rispettare.

    Perchè se rimani, ti ditrugge. Se ti allontani, ti distrugge comunque perchè hai osato non vederlo più come un dio. L’unica è imparare a cavalcare l’onda, come un sorfista, senza lasciartene travolgere. Oppure annegare. E’ una prigione.

    Amiche, davvero, non cadete nella loro rete, scappate a gampe levate.

  28. mi chiamo piera ho 41 anni e questo sito e’ stato veramente illuminante.sono una persona razionale con un buon lavoro e stimata da tutti….ho aiutato tante donne ad uscire da situazioni frustanti e ora non so’ proprio perche’ mi e’ accaduto tutto questo e perche’ ho permesso che accadesse io sempre cosi forte il punto di riferimento di famiglioa e amici.single da 8 anni ma con una vita piena di interessi….conosco quest’uomo che si innamora follemente di me……folle corteggiamento mi chiede subito di sposarlo….ma dopo 3 mesi lo chock si leva la maschera dopo che io oramai ero in suo potere ero come plagiata da lui ha distrutto la donna che lui ha conosciuto e ammirato,la donna irragiungibile che lo scaricava sempre…e’ finita che ha smesso di tormentarmi quando mi ha avuta completamente in pugno e ha potuto scaricarmi lui con varie intimidazioni……ora ho cambiato i numeri ne sono uscita e non lo sento piu’….ma ho paura che prima o poi torni a cercarmi.so’ per certo che ha fatto male a tante donne perche’ le informazioni che ho chiesto su di lui non esssendo del mio paese,mi sono arrivate tardi…..quando oramai mi aveva distrutto…..al suo paese lo chiamano il pazzo si sposta e cerca le sue vittime lontano dalla sua realta’ .il sesso con lui fa’ veramente schiffo ho avuto un solo rapporto con lui dopo 8 mesi e ha aspettato di avere questa vincita per distruggermi dicendo che le donne intanto son tutte puttane e che lui quindi puo’ vantarsi facendo passare me per una persona poco seria….e’ stato molto abile e paziente….oltre al disturbo narcisistico penso sia anche borderline.sono uscita dall’inferno e non voglio avere paura di lui.voglio solo sapere perche’ una persona come me ha permesso tutto questo…..sono di sassari se qualcuno conosce un bravo psicoterapeuta che mi aiuti a far luce su me stessa sarebbe per me una grande conquista.voglio occuparmi di me stessa non di salvare lui….bisogna scappare e basta io ci son riuscita tardi dando a lui il modo di mollarmi lui ma potevo anch esposarlo e povera me,,,,,l’ho scampata bella.loro puntano le donne belle ,affascinanti e irragiungibili e le distruggono…ma perche’ noi donna con questa caratteristiche cadiamo vittime di questo schifosi individui?forza donne…..

  29. vi ho tutte nel cuore, sono entrata in questo vortice da un anno, e solo ora alla ricerca di una via di uscita , comprendo che il peggio deve ancora venire, per sgretolarmi più di ciò che sono ora, una zombie, priva di anima perchè succhiata dall,uomo che amo,

  30. il suo post descrive esattamente la situazione che purtroppo continuando a vivere….non sarei riuscita a descriverla meglio….Ha ragione quando dice che siamo capaci solo a lamentarci, io forse sono una “vittima” di mio e ho trovato il giusto “compagno” che mi ha fatto perdere la testa come non mai e in più in pochissimo tempo;convivenza e figlio pensando che fosse l’uomo giusto. E poi con il tempo si è rivelato per quello che, egoista,egocentrico,megalomane,a tratti violento,despota,maschilista,bugiardo.
    Ho provato a farli capire che qlcs in lui non va….quando è in se si rende conto che ha scatti d’ira per inutilità ma poi dice che nonostate si rende conto che ha un “brutto carattere” la colpa è anche mia che non faccio niente per non farlo arrabbiare e lasciarlo tranquillo. Ho provato a lasciarlo, volevo andare via di casa ma è arrivato piano piano a essere violento,a minaccie di morte…. Ho chieso aiuto ai suoi genitori, è stato un disastro….abbiamo parlato tutti insieme ma alla fine sono ancora qui a casa e non faccio che continuare a LAMENTARMI…
    ma ho così tanta paura di coivolgere altre persona perchè temo la loro incolumintà. Dovrei rivolgermi alle forze dell’ordine e poi….dovrei scappare con suo figlio per paura di trovarlo ovunque con gravi conseguenza!Dovrei comunque annientare la mia vita…….
    Le sue parole incoraggiano perchè aprono gli occhi ma nella pratica non è così facile.
    Non so se la mia paura è frutto del mio “vittimismo”, se le sue minaccie rimangano solo minaccie o se ho chiari segnali d’allarme e leggere premonizioni/visione di come potrebbe finire.
    Io penso che una soluzione sarebbe TSO in qst caso io esco “indenne” e lui curato?!
    Grazie per aver condiviso le sue conoscenze.

  31. Credevo di essere esagerata,poichè studiando psicologia,mi faccio spesso prendere dalla voglia di dare e di darmi spiegazioni sui comportamenti delle persone…
    Ho passato un anno e mezzo con un narcisista patologico,che ovviamente non sa di esserlo.
    Mi hanno sempre detto di stargli lontana,che mi avrebbe distrutta…La mia voglia di andare oltre le interpretazioni ed i pre-giudizi della gente ha avuto la meglio.Credevo nascondesse il suo vero se,sotto una maschera.Per mesi interi è stato perfetto..Poi tutto è crollato..
    Ho scoperto una persona “bella” esteriormente, ma completamente vuota dentro.Tutto è dovuto,tutti lo invidiano,tutti sbagliano,le donne sono tutte uguali e dopo un pò ci si stanca e si deve passare alla nuova preda-vittima.In più,è pure un bugiardo patologico,possono essere in correlazione le due cose?
    Dopo mesi e mesi di sofferenza ho razionalizzato..Ho capito cos’è ed ho capito cosa amavo di lui(ovvero quando sembrava sincero,indifeso e senza barriere),probabilmente è colpa mia,inguaribile romantica e sempre convinta che l’amore possa cambiare tutto.
    Purtroppo,la mia parte irrazionale (e vagamente masochista) mi spinge sempre verso di lui..non riesco a staccarmi.
    Grazie per questo blog e per aver pemesso questo sfogo.

    Miky

    • Le bugie patologiche fanno il paio con le convinzioni deliranti. O almeno questa è la mia esperienza personale. Non c’è principio di realtà, solo principio di piacere che travolge ogni cosa.

  32. La ringrazio anch’io signor Cortesi di questo blog, di quello che ho letto, e per la testimonianza di Lucy, per un caso singolare simile alla mia, molto simile per contesto, età, differenze d’età ecc. Per fortuna io sono stata solo toccata per un momento da un evento simile ma è bastato a lasciarmi uno strascico di sofferenza assurdo, un senso di sconfitta che ora alla luce di quanto ho letto dico: meno male che è andata così.
    Ho la fortuna di avere una rete di amicizie speciali, in seguito a una problematica ormai risolta, e ho subito parlato con persone che mi hanno ascoltato senza giudicarmi, ho riconosciuto i sintomi (molto di più ora leggendo questo blog) che mi hanno portato in passato a relazionarmi con persone problematiche e ho compreso con chi ho avuto a che fare. Ho cercato “narcisista” perchè mi era venuto un dubbio in proposito: avevo notato elementi che mi facevano “sospettare” in tal senso e qui ne ho trovato ampia conferma.
    Ringrazio il caso di averla scampata bella, (ho ritenuto il suo comportamento lesivo della mia, a caro prezzo, riconquistata auto-stima, ho ritenuto che mi abbia mancato di rispetto, che ritengo meritare ampiamente e vedo che è un elemento identificativo del narcisista ) anche se il dolore resta, passerà anche quello “nessun dolore dura in eterno”, e ringrazio anche la provvidenza – a quanto pare esiste – che a causa del mio desiderio di capire mi ha fatto leggere queste cose illuminanti.
    Grazie di cuore, ho imparato qualcosa di nuovo da questa fulminante esperienza, ho imparato ancora qualcosa sugli esseri umani e li accetto e perdono con tutti i lori limiti e difficolta, e soprattutto conosco meglio me stessa e sono felice di aver ritrovato la mia sobrietà mentale che da un mese a questa parte sembrava smarrita.
    Grazie infinite!!!

    • Gentile Signor Cortesi, ho letto solo dopo il mio inserimento un suo intervento nel quale dice che ritiene inutile il ricorso a gruppi di auto-aiuto. Sono d’accordo con lei: nel caso si abbia a che fare con chi soffre di questa patologia è opportuno il ricorso ad un professionista, ma possono essere utili entrambe le cose se i gruppi di auo-aiuto si fondano su una solida “struttura” e un programma sperimentati nel corso di moltissimi anni.
      Nel mio caso la mia frequenza ultra-decennale a gruppi di auto-aiuto (se vuole posso specificare meglio in privato) relativi ad un altra patologia altrettanto grave e condizionante, mi è servita anche in questo caso, a rimanere ancorata alla realtà, perchè condividere con persone in recupero e recuperate serve a vedere le cose in modo obiettivo.
      Infatti in questi gruppi si dà ampio spazio alla persona di esprimere i propri disagi e soprattutto di cercare e applicare gli strumenti che il “Programma” offre per ritrovare un po’ di pace e serenità. Penso che voi professionisti dobbiate, mi scusi per la schiettezza, informarvi per informare meglio i vostri pazienti, e piuttosto collaborare e non ostare una proficua sinergia di forze.
      Cordialmente,
      emy

    • Grazie a te, Emy. Lautostima è un bene prezioso. Non lasciartene derubare. Per chi crede in Gesù, l’amore del prossimo ha come proprio paramentro irrinunciabile il “come te stesso” di una sano e non narcisistico amore di sé.

  33. Salve, ringrazio per questo blog che mi ha ENORMEMENTE illuminata, grazie anche ad esso sto uscendo da una storia (se così si può definire) con un narciso,ho 41 anni ,sposata, ma circa un anno e mezzo fa ho cominciato a lasciarmi sedurre ( non corteggiare ) da un uomo che a primo impatto pareva introverso e rispettoso ma che già dai primi “confronti” si è rivelato distante , assente,sordo ,praticamente un muro… alternando momenti di assoluto idillio ad altri di completa indifferenza, davo la responsabilità di questo suo comportamento alla mia situazione di donna sposata la quale non permetteva il potersi vivere giorno per giorno; un uomo che afferma tutto o niente mi faceva pensare ad una sua reale difficoltà ad accettare la situazione e con questo lasciavo correre atteggiamenti che per me erano imperdonabili,e che mai avrei tollerato in situazioni differenti,quali ad esempio mancare ad un appuntamento , lo stesso che per me significava far capriole, mentire ed organizzarmi,cosa che a quanto ho capito dall’altra parte era non percepito, oppure non farsi vivo per settimane per poi esordire con un sms con frasi stringatissime che poi non dicono nulla ,del tipo “amore mi manchi” ” ti penso” “bella ti mando un bacio “, e magari il giorno dopo non rispondere ai miei messaggi dopo un suo tartassamento di giorni… l’assoluta fuga dai confronti di idee e lo sparire non appena gliene accennavo, l’ho minacciato di lasciarlo svariate volte, ero prontissima a farlo ma … ma poi come la più sprovveduta delle adolescenti mi lasciavo incantare da frasi ed atteggiamenti per così dire “romantici”…

    Mi sono innamorata? Si ,del suo apparente potenziale,da una personalità che non riuscivo a “catalogare”, anzi quella sua assoluta indipendenza era la cosa che più mi affascinava,rendendomi poi conto di essere proiettata verso un ologramma, un’entità creata forse dalla mia mente, si ,un eterno innamoramento ma non amore, e credo vittima io stessa della mia parte narcisa,in un continuo tira e molla ,dalla non accettazione di venir respinta,in bilico, giorno per giorno sono caduta nella trappola della mia ferita narcisistica e non del dolore per un amore mancato o perduto. Non ci si può ostinare a provare interesse per una persona che non da il minimo affetto, che manca di empatia e delle più basilari regole di educazione, è da masochisti,leggevo che spesso ( in genere donne) chi cade in questa ragnatela sono persone abusate nell’infanzia e di questa categoria faccio parte anch’io però mi rendo conto di non essere stata sopraffatta totalmente da questa storia,seppure a causa di questi sentimenti contrastanti abbia portato nel matrimonio situazioni pesanti ( mio figlio è caduto in depressione per la mia distanza emotiva, ma questo è un discorso ampio che solo in parte ha radici nell’atteggiamento mio ultimo) in una situazione matrimoniale con un uomo che definire dipendente affettivo è usare un eufemismo, credo di aver cercato in un altro uomo quella indipendenza che invece si è rivelata solo assoluta sua autoreferenzialità. aveva bisogno di me per la proiezione di se stesso,il narciso ha visto in me l’irraggiungibile,sposata, più grande di lui di 10 anni,piacente e corteggiata, chi meglio poteva rispecchiare quello che secondo lui poteva esaltarlo?

    Si attornia di persone e amici “inferiori” per potersi sentire il migliore, li affascina col suo fare, la gentilezza, la propositività, ma poi si ritrova solo a dover cambiare giro di amicizie a causa della mancanza delle più semplici regole sociali,cerca donne belle circuendole con belle frasi, scappando per farsi rincorrere, e noi donne si sa siamo spesso tentate da uomini sfuggenti… vanta successi presenti mai avvenuti e futuri che mai avverranno, solo che noi non lo sappiamo ancora, è magnifico, splendido, tante scintille ma senza il botto, persino nel sesso non è granchè, non percepisce il suo corpo,promette fulmini e saette per poi risolversi in un rapporto veloce e non soddisfacente per la lei..

    Scrivo per dare la mia esperienza con la speranza di essere d’aiuto a donne ( in massima parte credo) che siano immerse sino al collo in una situazione con tale specie di persona, datemi retta non vale la pena, mettevi in testa che in uomini con tale patologia non esiste un briciolo d’amore, non ne hanno per se e non possono di conseguenza offrirne,ogni parola, ogni gesto sono finalizzati a se stessi,quando gli ho scritto che chiudevo ha cominciato velatamente a minacciarmi , parlando delle foto che di me possedeva… liberatevene ma facendo in modo che non si senta minacciato da un rifiuto,io ho timore, le cose di cui parlo risalgono appena a ieri e con un marito ipergeloso non vedo buoni orizzonti nel caso decidesse di mettere in atto le minacce.

    Non soffro, non più. è come se il velo si fosse sciolto e io veda la persona per ciò che è, un fallito, un poveraccio , una persona che nella vita arranca e non sa cosa vuole, sempre alla ricerca di qualcuno che lo faccia sentire importante, non ha bisogno di nessuno ma ha sempre bisogno invece di qualcuno per essere vivo, un vampiro che succhia la linfa vitale e la gioia di vivere all’altro in quanto incapace di di produrne per se.
    Cordiali saluti.

    Lucy.

    PS: perdonate la prolissità.

    • Cara Lucy,
      di fronte a esperienze come la tua di solito invito la persona a chiedersi come e perchèè incappata in questa storia. Ti consiglio di rifletttersi con la guida e l’aiuto di un bravo psicoterapueta.
      In bocca al lupo.
      Gigi

        • lucy
        • Posted giugno 24, 2011 at 3:10 PM
        • Permalink

        Grazie sig. Cortesi per la solerte risposta,quindi lei afferma che sempre e comunque il cadere in certe trappole risiede in problemi irrisolti della persona ” vittima”? Eppure credevo di essere chissà qual donna , sicura e impermeabile… ma in effetti tutta la faccenda è stata proprio l’occasione di una bella introspezione e soprattutto crescita, e la scoperta di problemi profondi da sviscerare, so che ci vuole coraggio anche per questo.

        La ringrazio infinitamente.

        Lucy

        • Gigi Cortesi
        • Posted giugno 24, 2011 at 5:27 PM
        • Permalink

        Grazie a lei, cara Lucy, per la collaborazione al sito.
        Sì, l’esperienza clinica e la letteratura sistemica mi dicono che difficilmente si è e si resta vittime per caso. Anche essere vittima può rispondere a un bisogno. Al proposito può essere suggestiva la visione di Portiere di notte, un bellissimo film di Liliana Cavani.

    • buonasera..a tutti..sono capitata per caso in questo sito, perchè mi piace leggere di psicologia..e di disturbi psichici in genere..per semplice curiosità e per darmi delle risposte nei momenti di disagio..
      anche io ho intrapreso da poco + di anno una relazione con un uomo che corrisponde alle descrizioni di cui sopra..insicuro, egoista, sfuggente, incapace di entrare in empatia con qualsiasi essere umano..compresa la sua piccola bimba di appena 6 anni..a volte mi inorridisce..è in eterna competizione con me..nel rapporto con gli amici, in diverse occasioni sociali, con la bimba..lui è la prima donna..se in qualche modo si sente minacciato dalla mia presenza o dal mio sex appeal..si pavoneggia circuendo i presenti con i suoi racconti o le sue competenze..a volte mi sembra brillante..ma poi mi accorgo che il suo interesse non è interagire profondamente con il resto del mondo, me compresa..vuole essere elogiato di continuo e vuole essere ricordato, cercato, lusingato..spesso crea situazioni ambigue con altre donne..le abbindola..pur essendo io presente nel luogo, ma non nelle immediate vicinanze..cerca di farmi ingelosire e scoppiare..poi si nasconde dietro ai suoi mille complessi e problemi..chiedendo scusa e tormendandomi quando mi nego..questa componente della conquista–ricorre spesso…per nn dire sempre..sono un pò stanca onestamente, ma poi..quando diventa disponibile e propositivo..mi frega..
      dove sta il problema??come si può aiutare un uomo con questo disturbo (ammesso che lo abbia)? ho letto i consigli di scappare a gambe levate—è l’unica soluzione possibile?e se si fosse innamorati di questa persona?ci si stanca sicuramente..presto o tardi..di queste esibizioni e delle continue bugie…e flirt e mancanze..uffff che fare?mi sto preoccupando..se invece gli si proponesse una terapia di coppia?piuttosto che individuale?

        • Gigi Cortesi
        • Posted giugno 27, 2011 at 6:02 PM
        • Permalink

        Cara Sara,
        se davvero lui soffre di DNP, ben difficilmente affronterà una terapia seria non importa se individuale o di coppia. Magari verrà una seduta o due soltanto per due motivi: 1) per controllare il terapeuta e vedere se è manipolabile o meno; 2) se il terapeuta è manipolabile da lui (cosa non rara per chi soffre di DNP), userà la terapia contro di te; se il terapeuta non è manipolabile e – soprattutto – se è bravo, cercherà di svalutarlo e buttargli addosso fango, anche utilizzando conoscenti o persone di influenza o di potere. Ti consiglio di cominciare a lavorare tu con un bravo terapeuta, senza dire nulla e senza inspospettire, cercando di lavorare sui nodi della tua personalità che ti hanno reso vulnerabile di fronte a un tipo del genere. Comunque ripeto anche a te quello che già ho detto e consigliato più volte: se è dovvero un disturbato da DNP, è meglio che tu te ne vada a gambe levate, non per fuga,, ma perlegittima difesa e doveroso (nei tuoi confronti) diritto di sopravvivenza. Non illuderti sulla possibilità di cambiarlo con il tuo amore.
        G. C.

  34. Sono incappata in un narcisista e purtroppo sono riuscita a fargli sentire dei sentimenti……………….ora non riesco piu’ a scrollarmelo di dosso, aiutoooooooo

  35. Sono incappata in un narcisista e purtroppo sono riuscita a fargli sentire dei sentimenti……………….ora non riesco piu’ a scrollarmelo di dosso, aiutoooooooo

  36. Leggo sulla stampa di ieri ( 19c.m.) che è previsto imminente un aggiornamento del DSM ( Diagnostic and Statistic Manual of Mental Disorders) ove si prevede che il ” Disturbo Narcisistico di Personalità” venga declassato a semplice “tratto” della personalità, e non più una patologia.
    Questo a ragione della sua diffusione statistica, anche tra i bambini.
    Dice l’articolo a firma L.Ballerini ( Avvenire pag.2) che sarebbe bastato seguire quanto è accaduto alla sfilata di moda PittiBimbo a Firenze per rendersi conto quanto i bambini erano ridotti a caricature di adulti.
    Mi chiedo se sia possibile declassificare una patologia solo perchè essa è diffusa a puro dato di frequenza.
    Che l’influenza non sia più una malattia?

    • Non ho ancora visto la nuova edizione del DSM 5, che, come si sa, è un “manuale diagnostico”, un libro di catalogazione dei disturbi mentali (una volta invece di “disturbo” si diceva “malattia”) che serve perchè gli addetti ai lavori di paesi diversi e tra loro lontani possano, almeno orientativamente meglio intendersi e accordarsi su quanto stanno dicendo. Può variare la dicitura dell’etichetta, ma il vino resta quello e non sparisce. Di solito nel passaggio tra una edizione del DSM e l’altra c’è qualche variazione, che di solito non modifica la sostanza del discorso. Che a potere essere modificata è la catalogazione di un “Disturbo di Personalità” (che fino all’edizione DSM IV riguardava il cosiddetto Asse II del DSM), non deve stupire più di tanto per due motivi:
      1) i “Disturbi di Personalità” sono un po’ la frontiera sia della psicologia teorica che di quella clinica; come tali, sono oggetti di continui nuovi studi, che precisano sempre meglio i “disturbi, senza per questo farli sparire (volesse il cielo che basti così poco!);
      2) riguardo ai “Disturbi di Personalità ci sono due scuole di pensiero e quindi di catalogazione: una li racchiude tutti in un unico Disturbo, il Disturbo Borderline di Personalità, per cui gli altri Disturbi di Personalità sono soltanto delle sottocategorie di questo disturbo; l’altra che invece distingue tra loro i vari Disturbi di Personalità, per cui il Disturbo Borderline di Personalità è un Disturbo di Personalità come gli altri.

  37. Caro dottor Cortesi,
    sono una ragazza di 24 anni che ha avuto una relazione con una persona affetta da didturbo narcisistico di personalità quando era adolescente, e ne paga ancora le conseguenze. Credo che nel mio caso la distruzione interna sia stata ancora più totale e micidiale proprio perchè la mia identità non era ancora del tutto formata, anzi è stata la mia prima esperienza con un reale valore emotivo. Il risultato è che gli effetti di quella relazione si sono saldati in maniera molto profonda alla mia psiche, e non riesco ancora a uscire da questo tunnel di ambivalenza emotiva, del pensiero, da questo groviglio di cose interne che non riesco neanche a spiegare ma che prima non c’erano…..soffro di una potente dissociazione interna che opera su tutti i livelli della mia personalità, ho perso la cosa fondamentale per un essere umano credo, cioè la sensazione di essere sempre se stessi, quel filo sottile che collega e tiene saldi i pensieri, i ricordi, la memoria, le emozioni….sono tante persone, ma nessuna di queste persone è realmente io…
    E’ pesante, molto molto pesante…
    Ho intrapreso una terapia da circa un anno perchè mi ci è voluto molto tempo, anni, per rendermi conto di quello che era successo, per capire che stavo male e che la mia condizione aveva perso di normalità. Ed è dura, perchè mi spaventa il passare del tempo, il fatto che non riesco a godermi la mia età proprio perchè sto male, mentre se scorgo la luce so che è molto molto lontana e c’è tanto lavoro da fare.
    Credo che il DNP sia uno delle malettie mentali più gravi e pericolose che possano esistere, e mi lascia sempre un pò sconvolta la consapevolezza che nella vita di tutti i giorni possa passare completamente inosservata, che ci sia la possibilità che la gente non se ne accorga. In questo credo, ha tanta colpa la società in cui viviamo, che assume come valori positivi proprio l’egoismo senza limiti, l’individualismo sfrenato, il successo a tutti i costi, la popolarità, un certo tipo di manipolazione…col risultato che queste persone non solo non vengono viste come affette da una patologia da curare, non da condannare, ma spesso vengono ammirate e prese come esempio ( mi riferisco sempre alla mia esperienza personale).
    Credo che debba esserci un pò più di informazione al riguardo, che debba muovere proprio da parte di voi terapeuti o da chi comunque ne ha le competenze, la volontà di far conoscere e sapere di più, per aumentare il livello generale di consapevolezza. Cosa che già vedo che in parte succede, soprattutto nella rete, e che ritengo una cosa ormai urgente, necessaria, anche per una guarigione (utopistica, lo so) della società tutta.
    Io terrò duro e mi armo di speranza.
    Grazie per l’attenzione,
    Arianna

  38. ciao.grazie a tutti,in particolare al prof…io vado sett prox da una psicoterapeuta,in quanto vittima di uno che ha già rovinato molte donne…ma io pensavo di salvarlo,complesso della crocerossina,sigh!invece…7 anni di altalenarsi tra inferno(tanto)e paradiso(pochi magici attimi)ed ora mi ha scaricata cn la più assoluta indiff…o forse tornerà se avrà bisogno di soldi(già…gli davo anche quelli,essendo un pò in difficoltà). Invece era un copione…recitato,ho poi saputo,con altre.Tutte donne sposate,come me,belline e generose. capito? un serial killer con chiari segni di DNP,come ho studiato poi…e famiglia d’origine fredda e svilita..dopo tanto dolore.MA…QUALCUNA é GUARITA? SALUTI.

    • Sì, cara Simo, qualcuna (il numero è ormai ben nutrito) guarita e felice c’è. Il nemico più grande è il masochismo di molte, che, anche di fronte all’evidenza, continuano a fare le vittima, sprecando la propria vita.

    • grazie…lavorerò anche sul mio istinto suicida…e penso,spero di tenerlo almeno a bada.Ho anche avuto,per un pò una certa alcoolfilia…volevo annegare i dispiaceri o cercavo un po’ di allegria prima di vederlo(amore e odio).Ma grazie ad un bravo psichiatra e credo ad una botta di fortuna…ora “preferisco vivere”.Solo che lui mi piaceva tanto,una sorta di Medusa che però poi ti pietrifica,appunto. grazie,continuerò a studiare e guarirò.

        • navigator
        • Posted aprile 21, 2011 at 12:20 PM
        • Permalink

        Come ci sei riuscita?

  39. Buongiorno,avrei bisogno urgent di mettermi in contatto con rosa e altre donne che come me hanno subito le violenze di un narcisista,bugiardo cronico,manipolatore,sto soffrendo molto,aiutatemi vi prego.
    Grazie

    • Cara Barbara,
      PER RAGIONI DI PRIVACY NON MI E’ CONSENTITO FORNIRE INDIRIZZI DI TERZE PERSONE. RITENGO DI SOLITO INUTILE E CONTROPRODUCENTE IL RICORSO A GRUPPI DI AUTOAIUTO O, ANCORA PEGGIO, A GRUPPI DI AUTO-RECIPROCA-CONSOLAZIONE. RITENGO CHE QUANTOMENO UN TALE RICORSO RITARDI L’ACCESSO A UNA RICHIESTA DI AIUTO DAVVERO PROFESSIONALE. IN SECOND LUOGO, PIU’ CHE ESSERE CONSOLATA, TI E’ UTILE ESSERE AIUTATA A VINCERE LA DIPENDENZA DAL RAPPPORTO CON UNA PERSONA CON DNP. O VUOI SOLTANTO ESSERE CONSOLATA E BASTA? CHI CERCA SOLO CONSOLAZIONE, SPESSO NON HA ALCUNA VOGLIA DI USCIRE DALLA SITUAZIONE PURE DOLOROSAIN CUI E’: PERCHE’ DOVREBBE USCIRNE, SE POI NON HA PIU’ NULLA PER CUI FARSI COMPATIRE E CONSOLARE?

    • Barbara ,
      Contattami.Sto vivendo ora questa identica situazione….

        • Gigi Cortesi
        • Posted febbraio 13, 2011 at 4:41 PM
        • Permalink

        Cara Dalit,
        come ho già scritto, questo sito non può mettere in contatto tra loro i lettori; nè se lo potesse lo farebbe, perchè l’autore pensa che la via più efficace per elaborare l’esperienza tragica dell’incontro e dell’innamoramento con una persona colpita da DNP non sia nè quella della reciproca consolazione nè quella dell’autoaiuto, ma quella di una psicoterpaia seria. Non ci si imbatte per caso in una persona con DNP; nè ci si libera per caso da un’esperienza di questo tipo.

  40. 100 giorni per capire. Caratteristiche da manuale: manipolatore, bugiardo, incontentabile, squalificante, traditore compulsivo, bisognoso di rassicurazioni, di sesso assiduo e della presenza continua al suo fianco, vaneggiava di convivenza e di figli… e intanto, al computer “a lavorare” con me a pochi metri… chattava con altre! Essendo una donna intelligente e per giunta competente in materia, ho colto presto la stranezza del suo comportamento, ho cercato la prova dei tradimenti e delle menzogne. Sotto shock avendole trovate, ho chiuso la porta. Eppure che fatica lasciarlo, e insieme che infinito schifo realizzare che passava il tempo a cercarsi altre donne, che evidentemente considerava intercambiabili, cui propinare le stesse bugie, la stessa idea di sé grandiosa e un po’ paranoide che stava lasciando emergere con me, dopo l’idillio iniziale.
    Il paradosso di questi soggetti è che sono anaffettivi – lo si coglieva anche osservandolo col figlio – eppure al contempo sono quantomai “empatici”, nel senso che sanno cogliere bisogni e aspetti impliciti degli altri, su cui far leva. E tu ti senti compresa come mai prima, e ti innamori in fretta, oh, in frettissima, in un turbine di meraviglia. Ma poi, senza motiva apparente, strane lame di gelo, calate come studiatamente. Sms distanzianti, recriminazioni senza fondamento, stoccate a vuoto. Di lì a poco esce il mostro dalla tana: prevarica, giudica, punisce, insinua insulti che pretende “complici” fra le lenzuola, lentamente cerca di spersonalizzarti, di farti “sentire” un oggetto da usare. Alterna questa deriva a comportamenti normali, anzi deliziosi, e tu ti ritrovi ambivalente ma legata.

    Un’esperienza orribile che, seppure breve, mi ha lasciato una grande insicurezza nella mia capacità di scegliermi un uomo.
    E insisme la preziosa consapevolezza di avere io stessa delle lacune narcisistiche, anche se declinate in tutt’altro modo (insicurezze di fronte alla non perfezione mia e altrui, pretenziosità), che ora cerco di tenere “sotto osservazione”.
    La mia sensazione è che non ce ne si liberi, neanche quando si tratta di caratteristiche egodistoniche e quindi di livello non patologico. La psicoterapia aiuta, ma non credo che possa davvero “guarire” le radici dell’identità. Ho trovato però preziosa l’amicizia, in quanto apporta l’attenzione positiva incondizionata e realmente empatica che è mancata nel corso dello sviluppo.

    Mi chiedo perché non si declini mai al femminile questo profilo patologico. Ne leggo solo ritratti al maschile, eppure le donne non ne sono certo esenti… La madre dell’esemplare che ho avuto al fortuna di incontrare io doveva essere stata seriamente disturbata!

    Auguro a chiunque sia coinvolto con chi ha simili problematiche di SCAPPARE prima di subito, senza sperare inutilmente e senza attendere conferme defintive che lasciano feriti e increduli.

  41. sono incappata in un narcisista che in meno di un anno mi ha letteralmente sconquassato la vita… Mi ha cercata con accanimento e ha fatto di tutto per convincermi del suo amore folle e ineluttabile per concquistarmi e, quando mi ha avuta in mano, mi ha umiliata senza rispetto e senza mostrare nessun sentimento… Questo mi ha portata a cercare di lavorare su me stessa per focalizzare quello che mi stava accadendo e come avrei potuto orientare la mia esistenza dopo che era stata stravolta fino alle radici. Ho 47 anni, un matrimonio e due figli ormai grandialle spalle, un lavoro soddisfacente che impegna molto le mie giornate: penso che questo mi abbia salvato dal cadere nella spirale di speranze mai sopite che questo genere di individuo instilla nelle proprie vittime, perchè alla prima che mi ha fatto veramente pesante ho chiuso la comunicazione e l’ho estromesso dalla mia vita. La fortuna è stata anche la distanza (viviamo in posti diversi e frequentiamo quindi ambienti diversi). Non so se sarei stata altrettanto fortunata avendolo materialmente più vicino. Nel tentativo di fare introspezione per uscire dallo stato di sofferenza nel quale ero caduta, mi sono imbattuta in quella che mi è sembrata una folgorazione: ho identificato i suoi comportamenti esattamente come un narcisista che però contempla contemporaneamente molti aspetti tipici dell’istrionico. Vorrei sapere se questo tipo di patologie possono trovarsi concomitanti nello stesso individuo, se costituiscono una diagnosi a parte, se è possibile arrivare ad una “guarigione” o almeno alla cognizione di malattia da parte del soggetto e se è possibile che lo stesso possa mai provare disagio per le sofferenze inflitte agli altri o se non ne avrà mai coscienza…grazie per le delucidazioni in merito.

    • Bisogna prima vedere se quanto tu “diagnostichi” sia davvero tale. Ci vuole un professionista perché la diagnosi sia attendibile. Ammesso – e non concesso – che sia come dici tu, va subito detto che sia il Disturbo Narcisistico di Personalità che il Disturbo Istrionico di Personalità sono, come si evince dalla loro denominazione, “disturbi di personalità”, che rientrano nell’Asse II del DSM IV R e che soltanto profesisonisti molto preparati sanno trattare. I disturbi di personalità, oltre cbe trovare tutti la propria radice nella medesina area evolutiva, caratterizzata dal rapporto del bambino con il non-Sé della cacca) hanno sia in comune molti tratti sia strutturali (la analità, la sessualità preedipica ecc.), che comportamentali (controllo, manipolazione, esibizione dell’affettività ecc.), sia alla base – soprattutto – un problematico rapporto (o di eccesso o di deficit) con la figura materna che poi, in genere, si sposta sulla figura femminile di riferimento (molto spesso la compagna), facendo pagare con gli interessi a quest’ultima i torti subiti in età arcaica dalla madre. Appena ho un po’ di tempo, spero di trovare l’occasone di approfondire l’argomento.

  42. ha ragione in toto! penso che le risposte le sappia gia’…sesso pessimo,bigottismo ai massimi livelli e credo proprio invidia per quella che sono, o meglio che sarei..purtroppo con mio marito non mi discosto molto dal loro modello..sembra lui loro figlio, solo oggi comincio a capire e lavorare per cambiare me stessa, purtroppo le mie paure non sono irreali, reagire comporta rischi per la mia vita enormi, sto lavorando su me stessa per questo, voglio riuscire a uscirne, meglio rischiare che continuare cosi’..una non vita!ma e’ dura prendere la decisione, sai che “forse” va tutto bene, lo posso sapere solo rischiando, mi manchi un passo, l’ultimo, ma il piu’ difficile, e non riesco a farlo!

  43. ci sto’ provando!!ma la paura mi paralizza,mi attanaglia,purtroppo la possibilita’ che mi faccia del male,e non solo psicologico,e’ reale,non solo a me,anche ai miei genitori,sto’ cercando di trovare la forza,tutti i giorni mi ripeto:meglio rischiare di morire per mano sua che vivere in una non vita,poi subentra la paura per i miei,la speranza che si curi ecc..ecc..insomma e’ come un gatto che si rincorre la coda,e’ come se razionalmente sapessi come fare,ma in pratica spero che qualcuno mi risolva il problema,ha ragione,chiedo aiuto,ma sono io per prima che devo permetterlo.ma e’ cosi’ difficile!

    • Forti con i deboli e i soggiogabili, striscianti con i forti: questa è la loro filosofia. Forza, Daiana. Non demordere. Il potere di chi preverica è direttamente proporzionale alla pasisvità di hci si lascia prevaricare, magari per paura. Da quel che dici, temo però che ci sia un gioco disfunzionale all’interno del rapporto tra te e i tuoi genitori, che ha “bisogno” – tra l’altro (anche altre ipotesi sono possibili) – della paura per compattarvi e per impedire il tuo svincolo come donna, facendoti restare figlia con loro, cosa che la parte bambina e infantile di te probabilmente vuole anch’essa sotto sotto. Perché non fai terapia familiare (con la tua famiglia d’origine) con uno psicoterapueta sistemico? Mi chiederei poi che rapporto ha, soprattutto a livello inconscio tua madre con il maschile, con il sesso e con il proprio femminile. Non è che il modo più certo e potente di ricevere attenzione da lei stia proprio il fatto di essere tu oggetto di possibile, “eccitante” violenza sessuale? Non è che trova proiettato in te quello che sotto sotto – magari nascosto da una condannante scorza di bigottismo – vorrebbe lei, cioè avere a che fare con la “bestialità” sessuale del maschio? Che vita sessuale ha tua madre con tuo padre? Non è che, attraverso di te, tua madre può finalmente vivere il fremito del possesso da parte della “bestia”? Attenta, Daiana. Non forti “usare” dai bisogni inconsci di tua madre, pur di avere attenzione da lei.

  44. ho bisogno di aiuto!!mio marito e’ ricoverato in psichiatria,per sua scelta,perche’ vuol controllare l’aggressivita’..sembra una gran cosa ma secondo me e’ solo una manipolazione..tornera’ con la cura giusta e comincera’ a scalarla o modificarla come piu’ gli pare..il problema e’ questo,e’ un ossessivo compulsivo narcisista..,lo odio,mi fa’ schifo,il fatto e’ che ho PAURA a lasciarlo!sto’ andando in un centro antiviolenza,dove mi stanno veramente aiutando a livello psicologico,ma nessuno mi potra’ davvero aiutare,la legge,con un personaggio cosi’ non serve a niente!dimenticavo..si droga pure,cocaina in primis,poi c’e’ stato il cobret e ora la maryuana..e’ brutto da dire,ma perche’ quando si fa’ una dose non ci rimane stecchito?

    • Ma lei, cara Daiana, vuole davvero farsi aiutare? Perché, invece di volere che lui rimanga “stecchito”, non si mette a vivere lei? Perchè anche lei, come troppe, troppe persone, trova più facile continuare a essere infelice lamentandosene, mentre potrebbe essere felice, magari pure cantando? Non è che, sotto sotto e almeno un poco, il tutto le fa gioco per potere evitare di crescere e continuare a fare la vittima? Forza, per una volta, voglia bene a sè stessa e alla vita. La pianti di nascondersi dietro all’alibi della paura e del vittimismo a oltranza. E poi perchè non affronta davvero questo problema con i profesisonisti del centro che frequenta?

  45. Grazie per questa pagina web. Anche io mi sono trovata 4 anni con un narciso distruttivo e sadico. E sono ben istruita (laurea in lingue) austriaca, ma non ha servito niente sono cascata come una pera. Tutta la sua famiglia e cosi, la peggiore invece e la sua mamma che e il vero aggressore e ha distrutto il suo padre, lui e le sue sorelle. Ho comprato un appartamento in Friuli dove vorrebbe continuare a stare ma io lo sbattero fuori l unica salvezza mia. veronika

    • Forza Veronika.

    • Sono riuscita ad allontanarmi da un narcisista distruttivo. Mi sono documentata sull’argomento tanto da arrivare a considerarlo con freddezza una cavia da laboratorio. Ho creato delle situazioni per vedere se le sue reazioni corrispondevano a quanto stavo studiando, erano scontate, non mi toccavano più.
      Poichè i distruttivi sono soliti lamentarsi e convolgerci nei loro fallimenti per poi vomitarci contro delle colpe inesistenti, colsi l’occasione per parlargli con calma del suo disturbo, gli facevo presente le mie azioni e le sue reazioni, ricordandogli che queste ultime erano scontate, già studiate e classificate dagli addetti ai lavori. Mi ascoltò con interesse senza aggredirmi come avrebbe fatto in altre occasioni, si sentì scoperto e mi chiese di trovargli una soluzione, gli dissi solo di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, ma gli anticipai che non ci sarebbe mai andato se prima non prendeva coscienza del suo problema. Chiusi la porta e non tornai più. Ho saputo poi che aveva bisogno di me per il suo lavoro quindi mi aspettavo anche l’ultimo sms con un subdolo “mi manchi”, per la mia serenità non gli ho mai risposto. Pace e Serenità a tutte.

        • Gigi Cortesi
        • Posted agosto 27, 2010 at 8:08 PM
        • Permalink

        Ben difficilmente le cose vanno così lisce, in presenza di un vero e proprio Disturbo Narcisistico di Personalità. Di solito le donne che incappano in personalità gravemente disturbate a livello narcisistico sono deboli e succubi, sperano all’infinito con masochismo misto a ingenuità. Di solito solo l’appoggio di una psicoterapia adeguata può aiutarle. Mi auguro che la determinazione di Alessandra basti e resista nel tempo. In bocca al lupo.

  46. Io sono disperata e ho capito ke l’unica è scappare da qst delirio infernale..
    Però prima voglio ke ammetta tutto il marcio ke ha dentro e pieghi il suo “super Io”!! Mi aiuti la prego grazie

    • L’unico modo che ho per poterla aiutare è di consigliarle di chiedere aiuto a un buono psicoterapeuta, che la sostenga nel distacco e la liberi dalla dipendenza.

        • maddalena
        • Posted luglio 27, 2010 at 12:50 am
        • Permalink

        grazie 😉

  47. Il suo cambiamento è tangibile e inevitabilmente lo subisco_
    Pensavo fosse un egoista,un bugiardo,libidinoso,ingrato,cattivo,maligno,cinico,freddo,vuoto,aggressivo,manesco, ecc..e che non mi amasse più…!!!Invece solo oggi ho realizzato: Sono 13 anni che sto con uno sconosciuto malato!!

    • chi mi può aiutare…ho solo bisogno di parlare con qualcuno. grazie

        • Gigi Cortesi
        • Posted febbraio 4, 2011 at 1:08 PM
        • Permalink

        Cara Helphine,
        più che di “parlare con qualcuno”, hai bisogno di metterti in discussione con una terapia seria, cominciando a elaborare la ragioni che ti rendono vittima di una persona che, come dici tu, soffre di DnP. Non tutte le donne, per fortuna, ci cascano. Perchè tu sì? La terapia può servirti a cambiare e crescere, Se puoi arrivare a Bergamo facilmente, posso aiutatri io. Altrimenti rivolgiti a un collega vicino a dove abiti tu. Non accontentarti di parlare con QUALCUNO.

        • s
        • Posted febbraio 5, 2011 at 9:14 am
        • Permalink

        coraggio,siamo tante.cerca di distrarti…non pensare a lui…metti un pò di make up ed esci. Fuori c’è tutto un mondo….in bocca al lupo!

  48. Ho troncato un rapporto di 5 anni con un uomo che negli ultimi due anni ha letteralmente calpestato la mia dignità di donna, compreso il desiderio di un figlio. Ho pazientato tanto, mi sono sentita dire che il mio era un capriccio (!) e che lui non poteva cedere su questo punto, sennò tra qualche anno chissà su che cosa avrebbe dovuto cedere… Per lui ho ricominciato una vita diversa in un’altra città, ho cambiato lavoro, tutto, poi con l’andare del tempo mi sono accorta che tutte le cose naturali e “normali” nella vita di una coppia, vivere insieme, pensare al futuro erano avvertite da lui come una minaccia, quasi un’offesa (da notare che mi ha voluto e cercato lui a tutti i costi all’inizio della nostra storia, ha fatto per me delle cose bellissime). Ogni cosa è stata una conquista durissima pagata a caro prezzo con atteggiamenti freddi e cinici di fronte alle mie lacrime, alternati a momenti di dolcezza infinita… Dopo un continuo rimandare la decisione di costruire una famiglia (io ho 35 anni, lui quasi 40) non ce l’ho più fatta e ho preteso di “darci un tempo limite” (altri sei mesi) in cui riflettere in maniera definitiva sull’argomento. Il tempo è scaduto e lui ha detto no, forse pensando che non avrei avuto il coraggio di lasciarlo e dicendomi che era tutta colpa mia perchè gli avevo fatto pressione psicologica e questo era un affronto al suo amor proprio, scaricando in questo modo addosso a me, ancora una volta, la responsabilità del fallimento, dicendo che un frugoletto l’avrebbe anche fatto ma con l’ultimatum no (ma erano due anni che glielo chiedevo in tutti i modi e quante notti passate a parlare, a rassicurarlo…). Invece l’ho lasciato, ma lui è ancora dentro casa e dice che se ne andrà ma con calma e palesa atteggiamenti noncuranti, stamattina si è alzato (io mi sono trasferita in un’altra stanza) e mi ha salutato con un nomignolo affettuoso, come se nulla fosse accaduto, come se non l’avessi affatto lasciato, poi è sparito fuori e anche stanotte tornerà tardissimo come sta facendo in questi giorni. Spero di riuscire a lasciarmi alle spalle tutto ciò ma questa convivenza, ora per me forzata, è dura. Una parte di me vorrebbe vederlo tornare finalmente con un sì e un atteggiamento diverso ma poi subentra la razionalità e mi accorgo che se voglio vivere, avere una vita normale e tranquilla e, spero tanto, anche una famiglia, lo devo mandare definitivamente a quel paese, anche con il cuore. Mi sono imposta di reagire, sto ricominciando a uscire (prima lo aspettavo sempre la sera per poter cenare insieme perchè lui a un certo punto ha cominciato a fare sempre più tardi con la scusa del lavoro), vado a nuotare quando posso per rilassarmi un pò. Forse dovrei anche andare da uno psicanalista, forse un aiuto esterno potrebbe giovarmi perchè la mia paura è di poter cedere alla depressione.
    Grazie per l’ascolto,
    Marias

  49. Sono narcisista consapevole da pochi giorni, mi sento uno schifo, ti svegli una mattina e scopri che sei una persona così brutta.
    Non mi ero mai reso conto della persona che sono, alla mia età questa scoperta è sconvolgente.

    • Se davvero le cose stanno così, non sprecherei il tempo a sentirmi uno schifo o a sconvolgermi, ma cercherei di aprirmi finalmente agli altri e al mondo. Limitarsi a “sentirsi” – non importa se “uno schifo” o Superman – significa ancora una volta perdere il tram della possibilità di “sentire” gli altri e di potere davvero comunicare con loro. Visto quanto è difficile per una persona con DPN “sentire” veramente gli altri, consiglio l’aiuto di un bravo terapeuta.

  50. Ho scritto un’email al mio ex ragazzo narcisista,ha trovato uno dei suoi pretesti per troncare come sempre.
    Conosco bene gli aspetti della personalità narcisistica,avendola anche mio padre…sarebbe un errore mandare questa email nella quale gli faccio presente i suoi comportamenti e lo invito a riflettere?

    • Vedi il post Quando il padre ha un Disturbo Narcisistico di Personalità (DNP)

  51. purtroppo anche io sono caduta nella trappola
    14 anni della mia vita bruciati dietro un vampiro affettivo
    mi ha svuotata calpestata annientata….
    non so come uscirne davvero……
    mi rendo conto di essere una dipendente affettiva di un narcisista…..e nonostante tutto non riesco a tagliarlo dalla mia vita
    penso che sia la peggior condanna che mi potesse capitare!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    • Già accorgersi e – soprattutto arrabbiarsi – è un buon primo passo. Brava. Adesso pensa a quanto hai perso in questi 14 anni, arrabbiati di più e in modo produttivo; poi goditi le tue qualità e te stessa. La vita ti aspetta. Buona fortuna.

  52. GENTILE DOTT. MI STUPISCE IL FATTO CHE LEI CONSIGLIA DI ALLNTANARE LE PERSONE NARCISISTE, IL PROBLEMA CHE IL CARATTERE DI QUESTE PERSONE, PER INGENUE COME ME, ESCE ALLO SCOPERTO SOLO DOPO CHE TI HANNO “INCASTRATO”, IN UN MATRIMONIO, FIGLI, LAVORO. IO INFATTI SONO SPOSATA CON LUI HO UN FIGLIO CON LUI E LAVORO CON LUI, CHE è STATO ASSUNTO NELL’AZIENDA DELLA MIA FAMIGLIA. TUTTI I NOSTRI LITIGI NASCONO PROPRIO DA QUEST’ULTIMO DATO, PERCHè IL PERSONAGGIO NON SI SENTE ABBASTANZA ACCLAMATO E SI CONSIDERA MALTRATTATO. TUTTO CIO’ è FRUTTO DELLA SUA SCARSA AUTOSTIMA,PERCHè ESASPERA OGNI GESTO O PAROLA. FINCHE’ NON L’AVEVO CAPITO ASCOLTAVO PAZIENTEMENTE MA ADESSO NON SONO PIù DISPOSTA E QUESTO DIVENTA MOTIVO DI LITIGIO. IO VORREI SAPERE COME SOPRAVVIVERE AD UN UOMO COSI’, PERCHè DI CERTO NON MI POSSO ALLONTANARE, ANCHE SE IN ALCUN MOMENTI VORREI CHE SPARISSE DALLA MIA VITA. GRAZIE INFINITE SE VORRA’ DARMI QUALCHE DRITTA O CONSIGLIARMI QUALCHE LETTURA

    • Cara Samantha,
      in una situazione così confusa, limitarsi a ricevere qualche “dritta” o a leggere qualche libro non risolve nulla. Anzi rischia di ritardare l’accesso a una seria e competente psicoterapia, che ti consiglio di avviare al più presto, possibilmente ricorrendo a uno psicoterapeuta di scuola sistemico-relazionale.

  53. Ricordo ai lettori che non verranno pubblicati commenti troppo prolissi, confusi, insistenti, coperti da anonimati inutili; nè verranno pubblicati commenti che mirano più allo sfogo personale che non al dibattito sul tema. Ricordo altresì che il responsabile del sito non fa il blogger di professione e più di così non riesce a donare al lettore. In particolare, chi ha già ottenuto la propria risposta, è inutile che continui a ripetersi, togliendo spazio e tempo agli altri.

  54. esco fuori da una relazione extraconiugale con un narcisista, dopo avermi ammaliata a tal punto da farmi completamente mettere nella sue mani, per uno sciocco litigio..proprio quando avevo deciso di separarmi da mio marito..mi ha lasciato gettandomi addosso colpe assurde, guardando esclusivamente a ciò che non ero riuscita a dargli e dimenticando tutto il bello ed il livello di profondità raggiunto.
    Ci sono stati riavvicinamenti poi conclusisi malamente non appena io manifestavo ancora il mio amore.
    Mi ha schiacciata, umiliata senza pietà e senza rispetto per ciò che è stato..Ora sono distante..ma lui è stato talmente “perfetto” che non riesco, nonostante il dolore profondo che mi ha causato, a dimenticarlo..in cuor mio è come se sperassi ancora…ma come è possibile comportarsi così..dire il giorno prima “dai..che ti sposo”..ed il giorno dopo lasciarmi perchè io ho detto in una litigata “ma io nel rapporto dove sono?”..
    Lui si è assolto completamente, è stata tutta colpa mia, anzi lui adesso è anche vittima del mio non rassegnarmi..io “non devo permettermi di manifestargli la mia sofferenza” perchè lui non mi deve niente ed è già sufficientemente addolorato.
    Ho bisogno di un conforto..o di parlare con qualcuno che ha avuto la stessa storia..
    grazie

    • Cara Lisa, forse faresti bene a chiedere aiuto a uno psicoterapeuta, onde evitare di dipendere da personaggi del genere, per non ricascarci un’altra volta magari con un altro tipo simile. Oggi il mondo è pieno di maschi narcisisti, senza un minimo di empatia. Non essere una delle tante ingenue masochiste che ci cascano. Prima di fare la vititma e di preoccuparti a cercare conforto, fatti aiutare a crescere e a essere meno sprovveduta. Non dimenticare che, tra l’altro, i narcisisti sono molto abili a presentarsi come bravisismi consolotari.

    • VORREI POTERE AVERE L’INDIRIZZO DI LISA.
      DEVO PARLARTI.
      VORREI SAPRE COME STAI
      SE NE SEI USCITA
      STO VIVENDO UN INCUBO X UN NARCISISTA CHE MI LASCIATA
      MI HA DISTRUTTA PSICOLOGICAMENTE MORALMENTE MA NE SONO DIPENDENTE
      E MI MANCA
      AIUTATEMI!!!!

  55. …Io ci ho fatto un figlio, con uno descritto da Fiore come da Alice (con la specialistica, a mio parere e come spiega Lowen, di essere un narcisista-borderline). E come per Valentina, lui mi ha lasciata dopo avermi, letteralmente svuotata, annullata, ma io non riesco a fare a meno di lui…
    Quello che più amava di me, che ammirava, l’ha sistematicamente smantellato, smantellandomi tutta, pezzo per pezzo.
    Di lui, in un anno di relazione(una volta ha provato pure a lasciarmi, ma avuto la sensazione che io lo “lasciassi andare” senza struggermi per lui, così è ritornato da me)ho assorbito aggressività ed instabilità di umore: chi mi conosceva e amava si è trovato. sgomento, davanti una persona completamente diversa.
    Lei, dottore, parlava di tumori all’utero e/o al seno per donne di questi uomini.
    Io, per difendermi, per non essere annullata totalmente da questa morte che è lui, ho forse inconsciamente permesso che rimanessi incinta: la vita contro la morte.
    Ma adesso temo di far male a mio figlio, nella misura in cui mi struggo per il padre. Quindi, al lutto da elaborare(da me assolutamente sottovalutato in un primo tempo) per il “taglio del cordone” si aggiunge il lutto della separazione da uno che poi in verità separarsi del tutto non vuole, perchè non sa separarsi da nessuno anche se nessuno ama veramente.
    Ho crisi di panico ad uscire sola con il bambino, e ho avuto dei pensieri molto bui su me stessa.
    Sono seguita da una psicoterapeuta di matrice freudiana-kleiniana, in modo non molto continuo da circa 5 anni: mi recai da lei mentre mia madre moriva e nel tentativo di fare luce su alcuni miei “punti deboli” e solo ora “grazie” a questa mia complessa situazione esistenziale sto sciogliendo dei nodi relativi al mio rapporto con la mamma…
    …Mio figlio ora ha due mesi. Ed io ho tanta paura di non essere una madre “sufficientemente buona” vivendo sospesa in una dimensione di buio, alla ricerca, cieca, autodistruttiva, dell’uomo nero.
    Suo padre.

  56. Oddio! Io sono fidanzata proprio con un ragazzo cosi! Avevo già il sospetto che fosse narcisista,ma ora ne ho la conferma. E’ esattamente cosi.. Mi ha distrutta.. Mi ha lasciato da poco,però io sento di aver bisogno di lui,pur non sapendone il motivo.. so che può farmi solo del male,ma non so come fare a meno di lui.. dunque non c’è nessuna possibilità che cambi,vero? Vi prego,aiutatemi.. vale

  57. Stavo cercando un po’ di informazioni sul DNP e mi sono imbattuta in questo sito. Mio marito, a mio avviso, soffre di DNP e mi ha fatta oggetto di violenze psicologiche, e anche fisiche, a seguito di un’accentuazione repentina dei suoi disturbi scatenata da una patologia cardiaca che non accettava di avere e di curare perchè non sopportava, convinto della sua perfezione, d’avere un problema di salute. La mia vita è diventata un inferno e sono infine scappata, approfittando delle vacanze per allontanarmi da lui che, nel frattempo, sta esercitando la sua seduzione “malata” su una donna concupita in una chat. Il problema più grande che ho è con mio marito ci lavoro e sono terrorizzata all’ìdea di rivederlo, anche perchè sul lavoro ha sviluppato un maniacale iperattivismo, convinto d’essere un grande, fino a licenziare il nostro dipendente perchè, secondo lui, non serviva a niente. Anch’io “non servo a niente” per lui ma questo lo dice solo perchè ha bisogno di me e, come tutti i narcisisti patologici, non accetta di aver bisogno di qualcuno e quindi deve distruggere proprio le persone che ritiene gli possano “servire”. Non posso cambiare lavoro e sto cercando di trovare gli strumenti per fronteggiarlo in modo da non rimetterci le penne. Sto cercando alleati ma è difficile perchè tutti si ritraggono da lui e, di questo passo, finirà male anche la nostra attività lavorativa. Mi sento in trappola e sono molto sola, esattamente come lui mi vuole. In gabbia. Credo che mi farò aiutare da uno psicoanalista per capire come uscire da quest’incubo psicotico, e mettermi in salvo. Sperando che questo non voglia dire abbandonare il mio lavoro, nel quale sono brava (mi odia anche per questo, è invidioso). E’ dura, molto dura.
    grazie per lo spazio concessomi
    Alice

  58. Giustissimo! Tenersene lontani, scappare via è l’unico rimedio. Individuarli all’inizio è molto difficile: si presentano affascinanti, brillanti, seduttivi. Sono praticamente una giostra piena di luci sulla quale è impossibile non salire. L’importante e scendere prima di esserne distrutte! Le loro abilità manipolatorie sono subdole, strisciano a poco a poco dentro di voi. Il narcisista è un personaggio altamente pericoloso, paralizza la sua vittima, la destabilizza, la annienta. Anche se vi sentite persone forti e piene di buon senso non siete immmuni. Il narcisista coglierà i vostri punti deboli, i vostri bisogni più profondi e farà leva su quelli per prendere il vostro controllo. Quando ci riuscirà si stancherà del gioco e vi sostituirà con un altro gioco.

    • già.. Bisognerebbe proprio tenerseli lontani,ma il problema è che sono molto affascinanti e abili manipolatori..


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