vorrei essere stato cieco
oggi mi gusterei la luce dell’alba
il rosso dei tramonti
vorrei essere stato storpio
ora mi godrei la schiuma dell’onda
camminando là dove la spiaggia
fa l’amore con il mare
vorrei essere stato sordo
fra poco mi vibrerebbe l’anima
al sussurro delle fronde
vorrei essere stato
tutte le diversità dell’uomo
e tutte le unicità della creatura
Dio mi bacerebbe di ogni sua eternità
3 Comments
mi perdoni gli errori di battitura, sono col portatile e le dita fuggono sulla tastiera 😉
Grazie per il commento. Le sue parole e gli errori di battitura sono una carezza tenerissima.
Complimenti! Sono un’insegnante di lettere della provincia di Roma. Domani farò leggere questa sua poesia ai ragazzi per ragionare insieme sulla diversità.
Le farò sapere le loro impressioni.
Buona serata