Preghiera al Padre
Restituirò a te, Padre,
ogni mia umanità,
riporrò me stesso
nel tuo gesto d’inizio,
nel tuo stupore di Parola e di Soffio.
Imploderò in te.
Finalmente godrò gli attimi
contemplati nell’eterna continuità,
finalmente vivrò le eternità
nella gioia brillante
degli attimi di un unico attimo.
Una solitudine nuova
oggi sbrana l’uomo:
più non si identifica l’individuo,
l’impotenza vive della identità,
l’angoscia inspira dello smarrito spaesarsi
dei mondi.
Nel tuo stupore riprenderò
il gioco saggio del simbolo
Rosi aspettando,
abbandonato in te
come bambino
in un sonno gustato.